Il 38° Premio Pieve Saverio Tutino domani incorona il vincitore

Alle 16 Memorie in Piazza: Guido Barbieri presenta gli 8 diari finalisti Consegna del Premio Città del diario ad Andrea Riccardi

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Arezzo, 17 settembre 2022 - Giornata conclusiva del 38° Premio Pieve, domenica 18 settembre. Si comincia alle 9.30 con gli storici appuntamenti condotti dalla direttrice dell’Archivio Diaristico Natalia Cangi: la Commissione di lettura incontra i diaristi della lista d’onore, autori di alcuni testi significativi che non sono riusciti a entrare in concorso. I diaristi selezionati dalla Commissione sono di Gemma BiagiottiCosma CasagrandeAltero CiacciRosa De MarsicoElsa Di MaltaEnzo DucciFrancesco FallancaAngelo RicciVittorio Scherillo

Donatella Allegro e Andrea Biagiotti leggeranno alcuni brani, interventi musicali della Pieve Jazz Band.

Nella stessa mattinata saranno assegnati due riconoscimenti molto sentiti: il Premio speciale “Giuseppe Bartolomei” Ottorino Orlandini, combattente nella Prima guerra mondiale, sindacalista, poi volontario nella guerra di Spagna sotto la bandiera di Giustizia e Libertà con Carlo Rosselli; il Premio per il miglior manoscritto originale a Patrizia Calovini, autrice di un diario in due parti scritte nel 1968 e nel 2020, in tempo di pandemia e di quarantena. Due parti apparentemente lontane e invece legate da un filo conduttore sul quale Patrizia racconta gli stati d’animo dell’adolescenza o le inquietudini del presente durante il lockdown, corredando la scrittura di disegni, ritratti, ricami, curati come opere d’arte. 

 

Dalle 16 nello spazio delle Memorie in piazza sarà consegnato il Premio Città del diario. Si tratta di un premio simbolico che ogni anno l’Archivio conferisce a una personalità di spicco della cultura, arte, politica italiana, che si sia spesa in maniera significativa per la conservazione della memoria collettiva. Quest’anno il Premio va a un autentico «cercatore di pace», Andrea Riccardi, come riconoscimento al suo impegno costante per la difesa dei diritti umani, della pace, della memoria.

Conduce la manifestazione Guido Barbieri, voce storica di Rai Radio3, che passerà infine la parola agli Otto racconti autobiografici, tra i quali sarà nominato il vincitore del 37° Premio Pieve Saverio Tutino.

 

Gli 8 diari finalisti

Scrivono durante la Grande Guerra Eugenio Brilli, militare di carriera, antimonarchico, brillante intellettuale in trincea sul fronte del Carso per combattere La guerra giusta della quale scoprirà tutto l’orrore nella paura di non rivedere i propri cari, e Ado Clocchiatti, che si trova a combattere suo malgrado per quella “maledetta patria” che lo ha costretto a una vita di migrazioni, povertà, lavori durissimi in condizioni al limite della sopravvivenza. Anni dopo, il secondo conflitto scandisce le tappe della vita di Enrica De Palma, donna dalla personalità forte e vitalissima, che tra Firenze, Torino, Roma e Napoli incontra e frequenta personaggi come Gaetano Salvemini, Frédéric Chabod, Renzo De Felice, Piero Melograni, Oriana Fallaci, e della fiorentina Egizia Migliosi, che appena maggiorenne comincia ad annotare nel diario L’età raggiunta la quotidianità della città, i bombardamenti, la Liberazione, ma anche il desiderio di conquista, così contrastante con la moralità dell’epoca, e i primi amori. Ed è una passione giovanile nata in Serbia durante un viaggio di studio quella raccontata nell’epistolario Hola preciosa, ciao piccolo da Luisa Pistollato e Ramiro De La LLana, due giovani medici che mantengono una amicizia affettuosa sul ponte Veneto-Madrid, mentre l’affetto della famiglia è la medicina che sostiene Anna Mazzoli ne La voce del dolore, il diario che tiene dal 2002 al 2004 in cui racconta le sue sofferenze, il dolore e l’ansia ma anche la speranza di recuperare la luce, come poi è stato. La determinazione, La forza di andare avanti nelle avversità è il cardine del racconto di Vincenzo Iacieri che nella sua memoria ricorda le avventure di una vita: giovanissimo arriva in Francia da clandestino, poi raggiunge Rio de Janeiro, il Messico, New York, studia da disegnatore tecnico meccanico, crea la sua azienda industriale metalmeccanica, finisce per scontrarsi con i sindacati, le banche, la politica. Senza uso di punteggiatura, con lucidità e un coraggio sfacciato, Vincenzo si racconta in un flusso di coscienza che fa riflettere sui diritti delle classi meno agiate, sulla capacità di non arrendersi alle avversità. È infine un racconto on the road Alexander ’69, avventurosa spedizione di otto amici che nel 1969 partono alla scoperta di luoghi archeologici unici al mondo passando per Zagabria, Sofia, Istanbul, Smirne, Beirut, Ankara, Palmira. A bordo della Guersa e della Matta – una Fiat 1400 cabriolet e una Alfa Romeo AR 51- Bobaccia riporta descrizioni, aneddoti, le impressioni di viaggio sue e di BiscottoCicalaCocheHarrisKlemerNibaleSupermarina restituendo con spirito goliardico e una buona dose di ironia l’umore del viaggio e le condizioni socio economiche dei territori attraversati, a due anni dalla guerra dei Sei giorni.

Condotto da Guido Barbieri, affiancato da Paola Roscioli e Mario Perrotta per le letture, l’appuntamento conclusivo del 38° Premio Pieve sarà trasmesso da Rai Radio3.