Firenze, 2 luglio 2025 – Nessuna nota ufficiale, nessuna presa di posizione. Nelle stile centenario dell’Arma la bufera consumata nella scuola allievi marescialli e brigadieri di Firenze con la rimozione immediata del comandante, il generale Pietro Oresta, reo di un discorso molto da padre, poco da militare, “più benessere personale e meno Batman (e Robin)”, non è questione da sbandierare in piazza. Nonostante sui social e nelle chat l’argomento scateni un dibattito tra colpevolisti e innocentisti. E mentre Oresta tace, ma agli amici e collaboratori più stretti affida parole di acquiescenza: “Sono concetti che dico da 42 anni, ma risentendo le mie parole, in quella occasione pubblica, ho sbagliato e pago il mio errore senza lamentarmi”, il numero uno dell’Arma, il generale Salvatore Luongo intende dettare la nuova linea della Benemerita sotto il suo comando, in un discorso pronunciato proprio lunedì a Padova. A quell’ora la notizia rimbalzava dalle caserme alle redazioni.

“Nella nostra carriera ci siamo confrontati con molte definizioni alcune auliche e altre didascaliche. Per me, sostanzialmente, la disciplina è il collante di una organizzazione complessa, specialmente se gerarchicamente strutturata”. E ancora: “Essa non è mera osservanza di regole, ma è consapevole condivisione di un ideale superiore, che guida il comportamento di ogni carabiniere anche oltre l’orizzonte della convenienza personale”. L’occasione è la cerimonia di avvicendamento al vertice del comando interregionale Vittorio Veneto. Distante chilometri da Firenze, ma lì accanto nel messaggio. Luongo ricorda il senso della disciplina militare: “È l’ordinata adesione a un codice di norme e valori che, nell’ambito militare, si sublima in dovere morale e in atto di fedeltà assoluta. È la forza silenziosa che regola l’agire, la virtù interiore che rende coesi i ranghi, che trasforma l’individuo in parte viva e responsabile di un organismo più grande, di un sistema pulsante”. Capovolgendo quindi l’indicazione di Oresta, scottato umanamente e professionalmente anche dal recente suicidio di una sua giovane allieva proprio in caserma: prima l’uomo o la donna, poi il carabiniere. La polemica intorno alla Scuola era esplosa lunedì quando sui social erano iniziati a circolare spezzoni video del discorso del generale, pronunciato venerdì dopo l’alzabandiera ai sottoufficiali che terminavano il corso, presenti le famiglie. Oresta aveva sottolineato che “aiutare un anziano ad attraversare la strada ha più impatto di trovare 300 tonnellate di cocaina e arrestare 20 persone”. “Ricordatevi il vostro benessere, e quello dei vostri familiari, la nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura”. Poi un passaggio il generale rimosso lo aveva riservato a “Batman, Robin, Rambo. Non ce ne frega niente…”. Appena 48 ore dopo è stato sollevato dall’incarico e messo a disposizione del Comando, non si sa se in attesa di un incarico. “Sono sereno. Condivido il provvedimento e non ho nulla da contestare o lamentare”, dice alle persone che lo hanno sentito. Ma intanto anche internamente all’Arma monta il dibattito sui “Batman”. “Il carabiniere si addestra e viene pagato dai cittadini affinché svolga le sue primarie funzioni di polizia giudiziaria e di sicurezza. Non perché svolga funzioni sociali”, si legge in un commento circolato nelle chat degli ufficiali dopo il video del discorso “incriminato“. E poi “sarebbe idilliaco un mondo dove le forze dell’ordine si potessero dedicare in via prioritaria a fare la spesa alle vecchiette, raccogliere i cani abbandonati o salvare i gattini sui rami degli alberi. Ma non esiste! E tantomeno esisterà se i neo-marescialli, seguendo il consiglio del loro Generale, piuttosto che dare la caccia ai trafficanti di droga, cercheranno vecchietti a cui fare attraversare la strada”. Il dibattito è aperto.