ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Giovane palestinese morta a Pisa, il cuore di San Giuliano Terme: “Marah riposi da noi”

Il sindaco Cecchelli: “Degna sepoltura: siamo a disposizione della famiglia”. Galimberti (professoressa di ematologia): “Ha avuto una crisi respiratoria”

Giovane palestinese morta a Pisa, il cuore di San Giuliano Terme: “Marah riposi da noi”

Pisa, 17 agosto 2025 – Sarà San Giuliano Terme a farsi carico della sepoltura di Marah Abu Zuhri, la giovane palestinese di 20 anni morta a Pisa poche ore dopo il suo arrivo dall’ospedale di Gaza. La ragazza era giunta nella notte tra il 13 e il 14 agosto con un volo umanitario, in condizioni già disperate a causa di una grave forma di malnutrizione. È deceduta il giorno seguente all’ospedale di Cisanello.

La proposta arriva direttamente dal sindaco Matteo Cecchelli: “Ci siamo messi immediatamente a disposizione della famiglia per fare in modo che la giovane possa avere una degna sepoltura, nel rispetto della sua identità, della sua storia e della sua fede”, ha dichiarato. La mamma di Marah arrivata insieme a lei, e altri 11 pazienti palestinesi, con familiari e accompagnatori al seguito, infatti si trova ora in una delle strutture del comune sangiulianese. Il primo cittadino ha espresso “a nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di San Giuliano Terme, il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa della giovane cittadina palestinese di soli 20 anni”.

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Lo sbarco di Marah Abu Zuhri da Gaza (fotoservizio Del Punta per Valtriani)

“La madre, attualmente ospite in una delle strutture del nostro territorio – ha aggiunto Cecchelli – ha ricevuto e continuerà a ricevere tutto il supporto possibile”. “In un tempo segnato da conflitti e divisioni – ha concluso – è nostro dovere riaffermare il valore della solidarietà e dell’umanità. Di fronte al dolore non esistono confini: solo il dovere di esserci, con discrezione, rispetto e partecipazione”.

“E’ arrivata con l’ipotesi di una leucemia acuta molto grave – ha spiegato all’Ansa la professoressa Sara Galimberti, direttrice dell’Unità Operativa di ematologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana – che però, dopo le opportune indagini, abbiamo dimostrato non avesse”. “La paziente era in condizioni di completo allettamento – ha aggiunto Galimberti –, questa non è una situazione in cui versava da qualche giorno ma da molto tempo. Aveva diversi parametri alterati di tipo coagulativo. ma anche proteine molto basse e per questo abbiamo subito fatto una consulenza col nutrizionista e iniziato subito una nutrizione ipercalorica ad hoc”. Tutto questo però non è bastato. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 14.45 le condizioni della ragazza sono precipitate: “Marah è morta per una crisi respiratoria acuta ed arresto cardiaco”. La famiglia non ha autorizzato l’autopsia.

Intanto anche Cgil, Arci e Anpi di Pisa hanno espresso cordoglio per la morte di Marah. In una nota congiunta, le tre associazioni scrivono che non si è trattato di “una fatalità, ma della diretta conseguenza delle politiche di assedio e privazione imposte da Israele alla popolazione civile di Gaza. È con rammarico e rabbia che denunciamo come la fame, la sete, l’impossibilità di accedere a cure mediche e beni essenziali vengano usati come armi di guerra in un vero e proprio genocidio contro il popolo palestinese”. Le tre sigle condannano “le responsabilità politiche e morali del governo israeliano” e concludono: “La morte di Marah non deve restare una semplice notizia di cronaca: è il simbolo delle sofferenze inflitte a un intero popolo”.

Infine, il movimento Stop Rearm Europe Pisa sta valutando l’organizzazione di una veglia in memoria della giovane.