Pisa, 17 agosto 2025 – Sarà San Giuliano Terme a farsi carico della sepoltura di Marah Abu Zuhri, la giovane palestinese di 20 anni morta a Pisa poche ore dopo il suo arrivo dall’ospedale di Gaza. La ragazza era giunta nella notte tra il 13 e il 14 agosto con un volo umanitario, in condizioni già disperate a causa di una grave forma di malnutrizione. È deceduta il giorno seguente all’ospedale di Cisanello.
La proposta arriva direttamente dal sindaco Matteo Cecchelli: “Ci siamo messi immediatamente a disposizione della famiglia per fare in modo che la giovane possa avere una degna sepoltura, nel rispetto della sua identità, della sua storia e della sua fede”, ha dichiarato. La mamma di Marah arrivata insieme a lei, e altri 11 pazienti palestinesi, con familiari e accompagnatori al seguito, infatti si trova ora in una delle strutture del comune sangiulianese. Il primo cittadino ha espresso “a nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di San Giuliano Terme, il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa della giovane cittadina palestinese di soli 20 anni”.

“La madre, attualmente ospite in una delle strutture del nostro territorio – ha aggiunto Cecchelli – ha ricevuto e continuerà a ricevere tutto il supporto possibile”. “In un tempo segnato da conflitti e divisioni – ha concluso – è nostro dovere riaffermare il valore della solidarietà e dell’umanità. Di fronte al dolore non esistono confini: solo il dovere di esserci, con discrezione, rispetto e partecipazione”.
“E’ arrivata con l’ipotesi di una leucemia acuta molto grave – ha spiegato all’Ansa la professoressa Sara Galimberti, direttrice dell’Unità Operativa di ematologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana – che però, dopo le opportune indagini, abbiamo dimostrato non avesse”. “La paziente era in condizioni di completo allettamento – ha aggiunto Galimberti –, questa non è una situazione in cui versava da qualche giorno ma da molto tempo. Aveva diversi parametri alterati di tipo coagulativo. ma anche proteine molto basse e per questo abbiamo subito fatto una consulenza col nutrizionista e iniziato subito una nutrizione ipercalorica ad hoc”. Tutto questo però non è bastato. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 14.45 le condizioni della ragazza sono precipitate: “Marah è morta per una crisi respiratoria acuta ed arresto cardiaco”. La famiglia non ha autorizzato l’autopsia.
Intanto anche Cgil, Arci e Anpi di Pisa hanno espresso cordoglio per la morte di Marah. In una nota congiunta, le tre associazioni scrivono che non si è trattato di “una fatalità, ma della diretta conseguenza delle politiche di assedio e privazione imposte da Israele alla popolazione civile di Gaza. È con rammarico e rabbia che denunciamo come la fame, la sete, l’impossibilità di accedere a cure mediche e beni essenziali vengano usati come armi di guerra in un vero e proprio genocidio contro il popolo palestinese”. Le tre sigle condannano “le responsabilità politiche e morali del governo israeliano” e concludono: “La morte di Marah non deve restare una semplice notizia di cronaca: è il simbolo delle sofferenze inflitte a un intero popolo”.
Infine, il movimento Stop Rearm Europe Pisa sta valutando l’organizzazione di una veglia in memoria della giovane.