GABRIELE MASIERO
Cronaca

Festa dell’Unità... poco unita. Non ci sarà nessun riformista. Esclusi Mazzeo e Angori

Il programma dell’evento di Riglione, appuntamento principale del centrosinistra pisano. Spazio soltanto ai rappresentanti dell’area Schlein. Unica eccezione: il commisssario Peluffo.

Il programma dell’evento di Riglione, appuntamento principale del centrosinistra pisano. Spazio soltanto ai rappresentanti dell’area Schlein. Unica eccezione: il commisssario Peluffo.

Il programma dell’evento di Riglione, appuntamento principale del centrosinistra pisano. Spazio soltanto ai rappresentanti dell’area Schlein. Unica eccezione: il commisssario Peluffo.

Chi saranno i protagonisti della Festa dell’Unità di Riglione? Più che i presenti, saltano agli occhi gli assenti in quello che dovrebbe essere uno degli appuntamenti principali del centrosinistra pisano prima delle elezioni regionali di autunno. La festa in una stagione caratterizzata da forti dissidi tra le diverse correnti e culminata con l’impasse sul congresso per la segreteria cittadina e il commissariamento della federazione, andrà in scena dal 21 al 30 agosto al circolo Arci La Pagoda e sembra destinata a rappresentare solo la visione di una parte del Pd, quella schleiniana, e tanti saluti al pluralismo della tormentata comunità politica pisana targata Pd.

Nel programma dei dibattiti, infatti, non compaiono i riformisti e non si parla di comprimari: a essere "cancellati" dal cartellone sono il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, la sua fedelissima consigliera comunale Maria Antonietta Scognamiglio e il presidente provinciale Massimiliano Angori. Spazio invece a tutto il resto del gruppo (fatta eccezione per la neo mamma Dalia Ramalli), a cominciare dal nuovo alfiere della sinistra dem Enrico Bruni, il possibile candidato alle regionali Andrea Ferrante, Silvia Pagnin e gli ex riformisti Marco Biondi (candidato per l’area Schlein alla segreteria cittadina) e il capogruppo Matteo Trapani (anche lui in odore di candidatura alle regionali, sponsorizzato anche dall’ex sindaco di Firenze Dario Nardella).

Insieme ovviamente all’assessora regionale Alessandra Nardini, alla senatrice Ylenia Zambito e all’ex sindaco Paolo Fontanelli. I temi scelti sono quelli dell’alfabeto di Elly: campo largo, pacifismo, no al riarmo, no alla separazione delle carriere dei magistrati, la tassazione dei ricchi, un nuovo modello di università. Proprio il dibattito clou, quello con il presidente regionale uscente e neocandidato Eugenio Giani, sembra una cartina di tornasole che rivela epurazioni piuttosto che pacificazioni. L’appuntamento del 24 agosto alle 21: "Testardamente unitari: il Pd e il campo largo. Verso le elezioni regionali in Toscana" con Giani, Andrea Ferrante e il deputato bonacciniano, ora commissario dei dem pisani, Vinicio Peluffo, appare come poco più che una foglia di fico per zittire i malpancisti dem di area riformista. Ma le chat interne già bollono e imputano proprio al commissario un atteggiamento fin troppo accondiscendente con chi auspica "purghe" piuttosto che intese dopo anni di lotte intestine e fratricide.

Gab. Mas.