
Oltre trenta minori, con famiglie e accompagnatori, per un totale di 120 persone: la più grande evacuazione dalla Striscia effettuata in Italia. L’atterraggio mercoledi, intorno a mezzanotte e mezza.
Oltre trenta bambini, con familiari e accompagnatori per un totale di 120 persone. È la più grande evacuazione di pazienti dalla Striscia di Gaza effettuata in Italia dalla 46ª brigata aerea di Pisa. Nella notte tra mercoledì e giovedì, poco dopo la mezzanotte e mezza, è arrivato a Pisa uno dei tre C-130j dell’Aeronautica Militare, proveniente da Eilat, nel sud di Israele, con a bordo 12 pazienti e i loro accompagnatori. Ad attenderli sulla pista le ambulanze delle organizzazioni di volontariato, pronte a trasferirli negli ospedali di Pisa, Firenze, Genova, Massa e Bologna.
I tre voli speciali, tutti della 46ª, sono atterrati quasi in contemporanea: il primo a Roma-Ciampino, accolto anche dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani; gli altri due a Milano Linate e a Pisa. Davanti al terminal della brigata aerea, una volta spenti i motori, è calato il silenzio. Si sono sentite solo le voci degli operatori del Dipartimento nazionale della protezione civile, coordinata dalla Cross di Pistoia, e quelle di medici e infermieri del 118 toscano e delle associazioni di volontariato Anpas, Misericordia e Croce Rossa Italiana, oltre ai militari della base.
"Di questi dodici – ha spiegato una funzionaria della protezione civile – sette verranno trasportati negli ospedali toscani". Due bambini, di meno di un anno e di tre anni, sono stati portati all’Opa di Massa; quattro di cui tre minori di 4, 12 e 17 anni al Meyer di Firenze; una ventenne invece è stata ricoverata a Cisanello. Volontari e militari hanno operato in perfetta sincronia, ma negli occhi di qualcuno è affiorata la commozione quando, tra i passeggeri, sono scesi i piccoli con i loro orsacchiotti stretti al petto. Quella di mercoledì è stata la 14ª evacuazione sanitaria dall’inizio del 2024, che porta a oltre 180 il numero complessivo di minori di Gaza accolti in Italia per cure.
Il comandante Luca Mazzini ha espresso l’orgoglio di tutto il reparto: "I pazienti verranno trasferiti per il ricovero negli ospedali. È un’operazione che ci rende orgogliosi: la Difesa è sempre vicina alle popolazioni che soffrono". Ha ricordato anche l’impegno della 46ª negli aiuti umanitari: "Mercoledì abbiamo lanciato 13 tonnellate di materiale, per un totale di 45 dall’inizio della missione".
I piccoli pazienti soffrono di gravi malattie congenite o portano i segni di ferite e amputazioni. "La Toscana – ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani – come sempre, è pronta ad allargare le proprie braccia e il proprio cuore, mettendo a disposizione le eccellenze sanitarie per garantire cure a chi non le può ricevere nel proprio Paese".
Anche il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa: "Il nostro sistema sanitario pubblico è, e resterà, un presidio di cura e speranza, senza confini e senza distinzioni. Perché ogni vita, ovunque sia nata, merita di essere protetta".
Dai banchi di FdI a Palazzo Gambacorti è arrivato il plauso dei consiglieri comunali Maurizio Nerini ed Elena Del Rosso: "Da Pisa non partono armi per colpire, ma armi di solidarietà e umanità: barelle, medici, infermieri e speranza. L’Italia è oggi il primo Paese occidentale e l’unico europeo ad aver fatto tanto, confermandosi quarto al mondo per numero di evacuazioni mediche dalla Striscia di Gaza. Anche nel cuore dell’estate, l’Italia che conta continua a volare. E a prendersi cura di chi ne ha bisogno".
Enrico Mattia Del Punta
Maria Cristina Capaccioli