Firenze, 2 luglio 2025 – «Ci mancherà». «È stato come un padre per noi». «Che dispiacere, non si meritava davvero tutto questo». Sono solo alcuni dei messaggi che sono girati nelle chat degli allievi carabinieri dopo la scelta dell’Arma di rimuovere il generale Pietro Oresta dal comando della scuola marescialli e brigadieri di Firenze, che forma i nuovi sottufficiali.

Il discorso, per molti ragazzi in divisa, è stato «male interpretato», e chi conosce Oresta sa che il senso delle sue parole era indirizzato a spronare i nuovi marescialli al lavoro, senza però dimenticarsi della sfera personale. Tanti i messaggi che sono arrivati anche ai referenti del sindacato Unarma. Che sui loro social hanno poi pubblicato una foto di Vincenzo Oresta, padre del generale, che con il grado di colonnello aveva comandato l’Istituto (allora Scuola Sottufficiali Carabinieri) dal 1979 al 1981.
«Gli allievi esprimono profonda tristezza e grande stima per un grande generale», spiega Costantino Fiori, segretario Unarma Toscana. Fiori racconta poi dell’ultimo incontro proprio con Oresta e una classe di allievi: «Abbiamo parlato con il generale due settimane fa al termine della nostra assemblea sindacale alla Scuola – aggiunge –. Per lui al primo posto c’erano i suoi ragazzi e sperava in una visione più attagliata ai tempi». Oresta è «un punto di riferimento silenzioso e autorevole che provava a migliorare l’organizzazione dall’interno e che non doveva mai essere messo da parte», conclude.