Ottavia Piccolo: "Porto su Rai 5 il film Occident Express girato al teatro Petrarca"

La nostra intervista. In scena anche l'Orchestra Multietnica Aretina: "Sono l'altra voce protagonista che accompagna il personaggio di Haifa nel suo viaggio di cinquemila chilometri". Regia del regista aretino Simone Marcelli. Tratto dalla produzione teatrale delle Officine della cultura

Ottavia Piccolo e l'Orchestra Multietnica

Ottavia Piccolo e l'Orchestra Multietnica

Arezzo 10 aprile 2021 - Una donna che racconta una donna con le parole scritte da un uomo. Una alchimia potente che vede da tre anni in tour l’attrice Ottavia Piccolo portare in scena un testo di Stefano Massini tratto da una storia vera. Una produzione del teatro stabile dell’Umbria e delle Officine della cultura di Arezzo con otto musicisti dell’Orchestra Multietnica Aretina diretta da Enrico Fink. Adesso quello spettacolo ha preso una strada diversa e dal palcoscenico è stato pensato per lo schermo, grande o piccolo che sia. Con la regia di un altro aretino, Stefano Marcelli,  “Occident Express. Haifa è nata per star ferma”  è diventato un film girato al Teatro Petrarca di Arezzo, in onda stasera su Rai 5 alle 21,15 nella trilogia omaggio a Ottavia Piccolo. 

La storia di Haifa, un’anziana donna di Mosul  che si mette in marcia per fuggire con la nipotina di 4 anni, percorre cinquemila chilometri dall’Iraq fino al Baltico, attraverso la a “rotta dei Balcani”, è la storia di viaggi e speranze, di fughe per una vita migliore, di donne che trovano un coraggio che non credevano di avere.

“Ho colto la sua forza  per farla mia - spiega Ottavia Piccolo che ha amato subito questa storia e questa donna - i suoi sentimenti, le sue paure, la  gioia e la  speranza, mi ci sono messa dentro con tutta l’anima. E’ il racconto di una donna di oggi che fa quello che fa per salvare un’altra vita, quella di  sua nipote. Fosse stato per lei si sarebbe lasciata morire, e invece trova una  forza che non pensava  di avere e le sue gambe vanno, cominciano a camminare. Ho pensato che in fondo questa donna rappresenta tutte le donne che sono partite dalle regioni povere dell’Italia, magari senza sapere bene nemmeno l’italiano, per andare a cercare una vita migliore in Australia, America, Germania per raggiungere i loro uomini che lavoravano nelle miniere. Le storie sono le stesse”.

Nel teatro sono protagonisti la voce, le luci e la musica suonata dal vivo da Gianni Micheli, Massimo Ferri, Luca Roccia Baldini, Mariel Tahiraj, Mariaclara Verdelli, Massimiliano Dragoni ed Enrico Fink. Ma per il cinema o la tv il linguaggio scenico cambia. 

“La musica è protagonista e quella suonata dai musicisti dell’Oma non è un accompagnamento, è una voce in più che  racconta i luoghi che questa donna attraversa, dialoga con me, alcuni musicisti diventano personaggi, si crea una magia. Il regista Simone Marcelli, che ha visto lo spettacolo a teatro, ha ripreso la narrazione ambientandola al Petrarca, spostando lo sguardo  dalla platea a dietro le quinte, fino ai soffitti e al sottotetto dello splendido teatro aretino. I disegni e le animazioni dell’illustratore Simone Massi, bravissimo, aumentano la forza narrativa”.

Una riscrittura vincente che ha visto il film partecipare al festival del cinema di Venezia. Ma l’amicizia con Stefano Massini,lunga 15 anni, sta per produrre nuovi progetti.

“Intanto sabato 17 aprile sempre su Rai5 sarà proposto ‘Anna Politkovskaja donna non rieducabile’, la storia della giornalista russa uccisa per i suoi reportage sulla Cecenia, in replica a teatro dal 2007 e ripresa nel 2019 per le Officine della Cultura, un’altra donna raccontata  da Massini con la regia di Silvano Piccardi. E stiamo preparando ‘Dove inizia la notte’ dialogo tra il nazista Adolf Heichmann, arrestato in Argentina, e la filosofa e politologa ebrea Hannah Arendt. Ma spero di tornare di persona ad Arezzo, rivedere tutti gli amici uno a uno, nella vostra città bellissima, dove si mangia bene, anche troppo”.