Siena, 1 luglio 2025 – È il Palio delle incognite e delle possibili sorprese, quello che si corre questa sera alle 19.30. A parte l’incubo della beffa meteo dopo giorni di solleone e caldo asfissiante, la prima incognita è quella della mossa. Lo è sempre, d’accordo, ma il comportamento del cavallo del Valdimontone Comancio (le Contrade vicine difficilmente potranno stare a due metri di distanza di sicurezza, come ieri) rappresenta una variabile non preventivata.
Si aggiunge alle coppie Chiocciola-Tartuca, Istrice-Lupa presenti sul tufo: se una di loro sarà di rincorsa, facile immaginare che l’ingresso tra i canapi ci sarà non appena la rivale sarà fuori posto.
C’è poi l’incognita principale: non esiste una vera favorita per questa sera. Ma nemmeno due. Rispetto ad altri Palii sulla carta più lineari (con i pronostici ovviamente sempre pronti a essere smentiti), l’intreccio di cavalli, fantini, Contrade disegna una Carriera sulla carta quanto mai incerta. La mattina del 29 sono uscite dalla Piazza baciate dalla sorte Chiocciola, Tartuca e Lupa, con in aggiunta il Bruco che aveva già capito di avere in tasca la monta ultra desiderata di Scompiglio.

Ma poi il ventaglio di potenziali favoriti si è allargato, basti pensare al ritorno di Tittia nell’Oca (la cui sola presenza basta a mettere una fiche pesante sul tavolo), a Gingillo nel Valdimontone, alla voglia di riscatto che unisce Bellocchio e Istrice. Senza dimenticare le carte che si giocheranno Pantera (quella che si è fatta più vedere nelle prove), la Selva e il Drago con l’unico fantino esordiente.
In uno scenario così dilatato e in apparenza poco decifrabile, arriva l’altra incognita: potenzialmente ci sarà un arrivo al primo San Martino con tante Contrade sullo stesso livello - come antipasto, non è stata male la quarta prova - e allora servirà la giusta miscela di coraggio e capacità di ragionare da parte dei fantini, perché il rischio di trovarsi intruppati potrebbe essere superiore alla norma. Conteranno molto anche le indicazioni da parte delle dirigenze sulle strategie da seguire (in particolare per le rivali) e come i fantini ’sentiranno’ i cavalli questa sera, dopo le fasi della mossa.
Questi giorni sono serviti per affinare l’affiatamento sul tufo e per disegnare, dietro le quinte, strategie che magari saranno evidenti solo questa sera. Oppure la matassa sarà così ingarbugliata che alla fine conteranno più di ogni altra cosa zampe, cuore e cervello per portare il popolo vittorioso in Provenzano. L’attesa (meteo permettendo) è ormai finita.