
Prato, l'arrivo in Prefettura del ministro Piantedosi (Attalmi)
Prato, 15 agosto 2025 – E' arrivato in Prefettura a Prato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Con lui il capo della polizia, Vittorio Pisani. Piantedosi è a Prato per presiedere insieme alle altre istituzioni cittadine, il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’anno scorso Piantedosi tenne il comitato e fece il saluto alle forze dell’ordine di tutta Italia direttamente dal Viminale ma quest'anno ha scelto Prato come sede logistica. Una visita che ha un messaggio anche simbolico chiaro: il governo 'si sposta' nel cuore di una città difficile, ostaggio di carenze annose, vedi gli organici delle forze di polizia. Una città dove la mafia cinese è ormai uscita allo scoperto, 'certificata' dal procuratore capo Luca Tescaroli. Gli organici delle forze dell'ordine sono numericamente "inadeguati" a quelle che sono le reali esigenze del territorio, tarati su una città che non esiste più, risalenti agli anni ’80 e ’90. Numeri su cui anche i sindacati di polizia hanno lanciato negli anni numeri sos. La visita del ministro è stata accolta anche da polemiche, soprattutto da qualche esponente del Pd (vedi il deputato Marco Furfaro, ''ennesima passerella, quindi non ci sarò''). E sul tavolo del ministro è arrivato anche un 'decalogo' di domande stilate proprio da alcuni esponenti dem sulle questioni più impellenti in chiave sicurezza per il territorio. Come a dire: che risposte può darci? Il centrodestra non si è fatto attendere nella replica, in questi giorni infuocati di preferragosto: 'La visita del ministro a Prato parla da sola. Il governo c'è... il centrosinistra evidentemente è un po' nervoso perché noi stiamo lavorando bene''.