
Il presidente della Toscana Eugenio Giani (foto Germogli)
Prato, 15 agosto 2025 – In mattinata il presidente della Toscana Eugenio Giani sarà all’ospedale Torregalli a Firenze per portare un sorriso ai malati e ringraziare gli operatori della sanità in un giorno particolare come il Ferragosto, poi sarà in prefettura a Prato per il saluto al ministro dell’Interno Piantedosi. Pochi giorni fa il governatore era in città per il vertice con il commissario prefettizio Claudio Sammartino e il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano. Giani sa che Prato è piazza centrale della sua campagna elettorale in vista delle Regionali del 12 e 13 ottobre e “riferimento fondamentale per il futuro della Toscana” ribadisce “per l’industria, per il laboratorio sociale, per la cultura, per i progetti in divenire”, ma anche “per i tanti problemi che devono essere presi di petto ed affrontati” in sinergia, come sta facendo, con il commissario, ma anche con il procuratore capo Luca Tescaroli.
Presidente Giani, lei ha ribadito di voler essere sempre di più presente a Prato dopo il commissariamento. C’è la visita del ministro Piantedosi, un appuntamento molto importante. Che ne pensa?
“Bisogna separare gli aspetti politici da quelli istituzionali, io essendo il presidente di tutti i toscani ritengo importante che il ministro Piantedosi sia a Prato per il Comitato nazionale sulla sicurezza dando un segnale di attenzione alla città”.
Il deputato dem Furfaro però ha parlato di passerella istituzionale e con altri esponenti dem tra cui due assessori della sua giunta, Monni e Ciuoffo, ha posto 10 domande al ministro sulle annose carenze pratesi”.
“L’atteggiamento del Pd è comprensibile dal punto di vista politico: una sollecitazione sui tanti problemi che attanagliano la città, il Pd fa il suo lavoro da forza di opposizione al governo”.
Non bisogna più nascondere problemi come la presenza di tentacoli criminali sul territorio, la crescente insicurezza dei cittadini e lo sfruttamento lavorativo. Lo ha detto il Pd dopo l’assemblea a Galciana.
“I problemi presenti sono molto pesanti, è necessario affrontarli con determinazione anche con strumenti nuovi. Ma secondo me anche con la consapevolezza di quanto di buono si è fatto precedentemente e faccio chiaro riferimento al Progetto Lavoro sicuro che abbiamo portato avanti dopo la tragedia di Teresa Moda. Il protocollo messo in campo è stato molto positivo perché ha costretto molti imprenditori soprattutto della comunità cinese a rispettare le normative”.
C’è un’ottima sinergia tra lei e il procuratore capo Luca Tescaroli.
“E’ una persona di straordinaria competenza, grande autorevolezza e incisività nei risultati. Secondo me la prima cosa che potrebbe venire dal ministro Piantedosi è il sostegno per cambiare alcuni aspetti della legislazione. E faccio riferimento in particolare alle norme che potrebbero permettere agli immigrati che aiutano nelle indagini di avere i benefici di legge ad hoc dei collaboratori e testimoni di giustizia. Per quanto di mia competenza sarà presentata una proposta di legge regionale su questo tema con la speranza che sia presto anche sotto i riflettori nazionali grazie al Parlamento, ma possibilmente anche al ministro Piantedosi”.
La Regione ha messo a disposizione della procura pratese anche un numero di ore per interpreti utili in indagini e processi.
“Facciamo tutto quello che possiamo fare. Dobbiamo entrare in una logica di sinergia, non di diffidenza: la Giustizia lavora nell’interesse dei cittadini”.
Lei ha intessuto un ottimo rapporto con il commissario Sammartino.
“Persona competente, seria: in questi mesi ci sono attività per Prato che stanno in un iter da portare avanti insieme. Noi saremo al suo fianco a partire dagli interventi per la sicurezza idraulica come dimostrato con il vertice dell’altro giorno a cui ne seguiranno altri”.
Gli impegni della Regione per Prato.
“Sono tre filoni a cui tengo particolarmente per l’importanza della città e per il filo che mi lega al territorio anche grazie al mio Capo di gabinetto Cristina Manetti, pratese, che conosce molto bene la realtà cittadina”.
Il primo.
“Tunnel del Soccorso. Filo diretto affinché Anas proceda secondo i tempi per appalto e lavori. E’ una delle tre priorità infrastrutturali della Toscana”.
Il secondo.
“La sanità. E’ a buon punto la realizzazione della palazzina supplementare del Santo Stefano per godere di più letti di degenza e per allargare il pronto soccorso. E poi c’è la Casa di Comunità di San Paolo a cui bisogna dare una spinta decisiva anche con l’apporto del Comune”.
Il terzo.
“La tramvia che ho ideato io e che porto avanti con decisione. Il primo lotto può essere cofinanziato dal governo con trasporti interni alla città e con Firenze via Campi e Osmannoro”.
Campo largo, Prato l’anno scorso l’aveva già messo in piedi. Un buon esempio?
“Da un punto di vista strettamente politico lo ritengo una scelta giusta, sono stato contento che l’assessora comunale dei 5Stelle Chiara Bartalini sia stata un’animatrice dell’alleanza su scala regionale. L’esperienza di Prato è stata preziosa anche in vista di quanto ci apprestiamo a fare in Regione”.
Matteo Biffoni è considerato dal Pd una risorsa. Intanto sarà candidato al consiglio toscano.
“Biffoni è stato un amministratore molto importante per Prato. Ho una valutazione molto positiva nei suoi confronti”.
Il Pd pratese e la sua gente. Deve tornare ad immergersi nella realtà.
“Lo stare tra la gente ti permette di capire in modo autentico i problemi. Se stai nel chiuso della tua stanza sei sempre limitato”.