REDAZIONE PRATO

Il dibattito sul futuro del Pd. Il piano dell’ex sindaco Biffoni: "Confronto con la nostra gente. Voto toscano e congresso"

La guida dell’ala riformista critica il segretario Biagioni sull’iniziativa stop ’soldi dalle imprese’ "La convocazione degli organismi dirigenti è stata tardiva". Il Nazareno "pensi a Prato" .

La guida dell’ala riformista critica il segretario Biagioni sull’iniziativa stop ’soldi dalle imprese’ "La convocazione degli organismi dirigenti è stata tardiva". Il Nazareno "pensi a Prato" .

La guida dell’ala riformista critica il segretario Biagioni sull’iniziativa stop ’soldi dalle imprese’ "La convocazione degli organismi dirigenti è stata tardiva". Il Nazareno "pensi a Prato" .

Matteo Biffoni, il 28 luglio si terrà l’assemblea del Pd. Finalmente. Sarà la prima l’occasione per guardarsi allo specchio.

"Credo che sia fondamentale andare a confrontarsi con gli umori, le tensioni, le paure, la rabbia, la perplessità della nostra gente, di coloro che ci hanno dato una mano, hanno creduto in noi e nel nostro progetto. E’ giusto e doveroso riaprire il confronto con loro".

Poi probabilmente la riflessione più approfondita sarà al congresso. Da fare subito dopo il voto regionale e non oltre Natale, secondo voi riformisti.

"L’aveva detto il segretario che si sarebbe tenuto il congresso dopo le elezioni regionali. Adesso a maggior ragione perché serve una riflessione all’interno del Partito democratico su tutto quello che è successo anche perchè nessuno è esente da colpa. Nessuno. Né chi sta parlando, né il gruppo dirigente. E’ chiaro che segretario essendo il il più alto in grado è il primo a cui chiediamo un supplemento di umiltà, di attenzione, di sforzo politico. Credo che la fase congressuale serva anche ad entrare in contatto ancora di più con la città e con il nostro popolo. E serve, anche in prospettiva, per quello che sarà il progetto che vogliamo portare avanti alle amministrative del 2026".

Il segretario Biagioni ha detto nell’intervista a La Nazione che non vanno più presi i soldi dalle imprese per candidati e partito; poi ha corretto il tiro parlando di Comitato di controllo del Pd. Che ne pensa?

"Francamente non ho capito fino in fondo la proposta del segretario. Ci sono delle norme che regolano i finanziamenti delle campagne elettorali a cui dobbiamo attenerci rigorosamente e in maniera assoluta. Se ci sono degli imprenditori, dei professionisti, delle persone che vogliono contribuire in maniera trasparente ad un’idea, ad un progetto, ci si attiene alle regole e quelle si applicano. Non capisco il senso di un’altra proposta. Se non ci convince questa forma di finanziamento si cambia... si tornerà al finanziamento pubblico ... ma finché ci sono le regole vanno seguite. Non riesco a capire perché all’improvviso, di punto in bianco, ci si trinceri dietro questo tipo di percorso. Magari anche il segretario affinerà meglio la sua proposta e ci spiegherà esattamente come intende fare".

Tre riunioni della direzione. Sono state utili? Sembra ci sia un patto di non belligeranza per arrivare meglio possibile alle Regionali.

"Quando si discute è sempre utile, quando ci si confronta è sempre utile, anzi secondo me la convocazione degli organismi dirigenti è stata tardiva, bisognava farla prima perché noi, tutti quanti, dobbiamo prendere in carico il disagio e la difficoltà che si creano alla città. E’ un fatto politico. Il confronto con gli organismi dirigenti è una parte fondamentale di questa presa in carico. Sul tema delle Regionali siamo a 85 giorni e non c’è ancora il candidato presidente, neanche nel centrodestra per carità, con agosto nel mezzo.... io penso che bisognerà concentrasi sulla proposta politica da raccontare agli elettori... Quindi al di là della questione non belligeranza è proprio un’esigenza politica quella di provare in questo momento a concentrarsi su quello che conta: le richieste per Prato alla Regione Toscana e le proposte della Regione Toscana per tutti i cittadini di questa meravigliosa regione".

Ha paura del ribaltone del centrodestra alle Comunali a Prato?

"Io penso che non ci sia mai da dare nulla per scontato. Non ci sono più rendite di posizione e automatismi. Il voto è molto mobile, si cambia nella stessa tornata elettorale. E’ chiaro che ci vuole massimo rispetto per le scelte dell’elettorato. Non ho paura: sono sicuro che il Pd saprà rimettere in piedi un percorso, una coalizione, un’idea per la città che può trovare l’interesse e il voto dei cittadini. Bisogna partire dall’assunto, ormai non scalfibile, che il successo ce lo dobbiamo conquistare. Il centrodestra farà la sua partita. Noi partiamo dalla consapevolezza che la vittoria va conquistata, che non ci sarà regalato nulla".

Il Pd verso il caso Milano, il Pd verso il caso Prato. C’è qualcosa che non torna?

"Effettivamente salta un po’ all’occhio quello che è l’atteggiamento tenuto dai vertici nazionali verso le due situazioni. Però qui non so dare una risposta precisa, non so perché, come mai, quali sono le idee del Nazareno. Noi occupiamoci di Prato; pensiamo alla nostra città, agli esiti del percorso commissariale, e al commissario vada da cittadino il mio più sincero augurio di buon lavoro. Credo che il Pd nazionale debba mettere la massima attenzione rispetto a quello che è successo e soprattutto a quello che succederà a Prato nei prossimi mesi e alle scelte che dovrà compiere il nostro partito".

Luigi Caroppo