
La Madonna della Cintola di Filippo Lippi a Palazzo Pretorio. A destra il vescovo Nerbini mostra la Cintola dal pulpito di Donatello
La prima ostensione senza il sindaco o un rappresentante politico dell’amministrazione. Domani sarà il commissario prefettizio Claudio Sammartino a rappresentare il Comune nel secolare rito, a fianco del vescovo Giovanni Nerbini. L’appuntamento, secondo tradizione, sarà alle 18: la sacra cintola sarà mostrata ai fedeli dal pulpito di Donatello e all’interno della cattedrale dal balcone del Ghirlandaio, dopo il canto dei vespri in programma alle 17.30. Quella del 15 agosto è la festa mariana per eccellenza, tanto che per secoli - e ancora oggi - la solennità dell’Assunzione della Madonna a Prato viene chiamata semplicemente Santa Maria. Per Sammartino, nominato commissario lo scorso 11 luglio, sarà la prima partecipazione a uno dei momenti più importanti e sentiti della tradizione pratese. I testimoni del rito saranno il presidente della Serra Club Piero Troni, la neo eletta presidente della Pubblica Assistenza l’Avvenire Elisabetta Cioni e il proposto della Misericordia Gianluca Mannelli. Gli orari delle messe per l’Assunta in cattedrale, e nelle parrocchie, sono quelli festivi. L’Assunta è anche la patrona dell’arciconfraternita della Misericordia di Prato: domani alle 11.15 ci sarà la messa solenne celebrata nell’oratorio di via Convenevole, mentre nella sede di via Galcianese, dalle 9 alle 12, è prevista la distribuzione ai fratelli e alle sorelle del tradizionale panino benedetto della festa.
Niente festa del cocomero, come già accaduto in passato, ma tre musei aperti in città: la giornata festiva può essere un’opportunità per visitare le mostre in corso e ammirare le collezioni permanenti del patrimonio artistico cittadino, anche con il conforto dell’aria condizionata. Per Ferragosto, il Museo di Palazzo Pretorio apre eccezionalmente le sue porte anche in orario notturno, con biglietto gratuito: dalle 21 l’ingresso sarà infatti libero, con la possibilità di godere del panorama mozzafiato dalla terrazza del palazzo, che sarà aperta fino alle 23 (l’ultimo ingresso al museo sarà alle 23.30). Palazzo Pretorio gratuito la notte di Ferragosto è ormai una tradizione, in genere molto apprezzata dai pratesi rimasti in città, per riscoprire i gioielli di inestimabile valore che raccontano la storia di Prato, come le opere di Bernardo Daddi, Giovanni da Milano, Donatello, Filippo e Filippino Lippi, le grandi pale d’altare dipinte da Bilivert e Balassi, la gipsoteca di Lorenzo Bartolini, e altre ancora; una collezione che spazia dal XIV secolo fino alle opere contemporanee di Klein e Pistoletto. Anche il Museo del Tessuto domani sarà aperto dalle 10 alle 19 con la possibilità di visitare le tre mostre in corso: Io sono quello che ho donato, dedicata a Loriano Bertini, l’imprenditore e collezionista di opere d’arte la cui generosa donazione di oltre seicento preziosi tessuti antichi nel 1975 ha permesso la nascita del Museo, che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario; Tesori di seta, con i capolavori tessili antichi della donazione Faletti; Veste di luce, con il manto realizzato per Papa Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000.
Stesso orario di apertura per il Centro Pecci (la biglietteria chiude alle 18.30), con tre proposte espositive. La prima è Smisurata con le opere di 15 artisti (tra questi Marco Bagnoli, Enzo Cucchi, Caterina De Nicola, Karen Kilimnik, Jannis Kounellis, Mario Merz, Jacopo Miliani, Julian Opie, Mimmo Paladino, Remo Salvadori) che fanno parte della collezione permanente e hanno come denominatore comune il grande formato, oltre a tre inediti ricevuti in comodato da collezionisti privati attraverso il Museo Novecento, tra cui un’installazione di Jannis Kounellis con oltre mille bicchieri che giacciono sul pavimento, riempiti con 72 litri di grappa e poi lasciata evaporare, un’installazione di Mario Merz e una grande tela di Mimmo Paladino. La seconda mostra è Davide Stucchi. Light Lights e propone sculture ispirate al tema della luce, infine La marcia dell’uomo di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, un’installazione disposta su tre grandi schermi che racconta le repressioni del colonialismo italiano in Africa. Sono invece chiusi il Museo dell’Opera del Duomo, che però riaprirà sabato dalle 10 alle 17 e domenica dalle 13 alle 17, e il Museo italiano di scienze planetarie, che resterà chiuso tutto agosto.