SILVIA BINI
Cronaca

Testo unico costruzioni. Revisione e nuove regole

Il 10 settembre partirà l’iter per la riorganizzazione. Mazzetti (FI) prima firmataria della proposta di legge: "Normative più semplici e di più facile applicazione".

Il 10 settembre inizierà in Commissione l’iter per il nuovo testo unico delle costruzioni oggi troppo farraginoso

Il 10 settembre inizierà in Commissione l’iter per il nuovo testo unico delle costruzioni oggi troppo farraginoso

Passi avanti verso il nuovo Testo Unico delle Costruzioni. Si tratta del documento che definisce i principi e le disposizioni fondamentali per la disciplina dell’attività edilizia. "Il 10 settembre inizia l’iter in Commissione del testo per l’aggiornamento, il riordino, il coordinamento. È un passaggio fondamentale per arrivare a un corpus normativo più semplice e di più facile applicazione". Ne dà notizia la prima firmataria della proposta di legge, Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, che sarà relatrice. Un testo che parte dalla necessità di una "rivoluzione liberale nel settore delle costruzioni" e si pone l’obiettivo primario di "riordinare il caos normativo, frutto di una stratificazione esagerata e senza capo né coda con troppi enti e competenze", passando "dall’indisciplina delle norme alla disciplina dei principi". L’obiettivo è quello di creare un Testo Unico delle Costruzioni che sia ancora più snello, chiaro e al passo con le esigenze del settore.

"Fino ad oggi si sono aggiunte costantemente norme – sottolinea Mazzetti –, da oggi si inizia a ridurle, a renderle uniformi, più comprensibili e applicabili, favorendo la rigenerazione dello spazio e delle nostre città e, in generale, il benessere della persona". Il testo nasce a conclusione di un percorso di ascolto condotto attraverso il Comitato tecnico-scientifico del dipartimento Lavori pubblici di Forza Italia e l’Intergruppo parlamentare Progetto Italia, recepisce le richieste del segmento motore dell’economia italiana, le costruzioni, che hanno partecipato, attraverso categorie economiche e ordini professionali, alla stesura della proposta in tutte le fasi. "Per la prima volta, inoltre, si tornerà a mettere al centro il progettista e la qualità della stessa. Dobbiamo dare al settore trainante gli strumenti, pochi e semplici, per fare investimenti e lavorare in tranquillità e facendo sana programmazione, basandosi su 3 principi fondamentali – ricorda Mazzetti - ossia sostenibilità economica, ragionevolezza ambientale, equità sociale con grande impuso alla tecnologia e digitalizzazione".