
Renzo Dj
Prato, 14 agosto 2025 – Basta scorrere le decine e decine di messaggi sui social per capire quanto sincero dolore abbia suscitato a Prato e non solo la morte di Renzo Giannini, per tutti Renzo Dj. Nome storico delle discoteche, “negli anni Ottanta fu un precursore” come ricorda il suo collega storico Ettore Pacini. Un “figlio” dello Zero 6, del Pacha, degli anni d’oro delle disco pratesi prima che i locali da ballo di fatto scomparissero o quasi dalla città, specie negli anni della New Wave e della musica elettronica.
"Quando faceva le cassettine c’era la fila fuori dalla sua casa di via Fra Bartolomeo”, è un altro ricordo: già, le mitiche cassettine con i remix di Renzo erano un must quando non esistevano né social né smartphone e la musica, circolando fisicamente di mano in mano, era anche un modo per allacciare rapporti umani.
Renzo Dj era capace di usare una tecnica di montaggio cinematografico applicata all’audio, tagliando e riaggiuntando il nastro magnetico ottenendo così mixaggi eccezionali per l’epoca, una tecnica che portò anche alla celebre trasmissione della Rai “Scommettiamo che...”.
Dopo aver vissuto per anni a Ibiza, dove ha lavorato anche come grafico, era tornato a Prato e da poco tempo si era trasferito a Iolo, dove è stato trovato privo di vita. Renzo Dj ha fatto ballare la gente per anni e ora tutti lo ricordano con grande affetto e malinconia.
Tra i ricordi anche quello dell’ex sindaco Matteo Biffoni, affidato ai social: “Difficile trovare un pratese della mia generazione che non abbia ballato a una tua serata. Difficile trovare un pratese della mia generazione che non ha ascoltato una tua cassettina. E quel remix durante il covid ("Posso?" "È un onore Renzo") è per me un ricordo indelebile e un vanto incredibile. Fai buon viaggio Renzo e grazie di tutto il divertimento che ci ha regalato”.