I giovani si riprendono la città. E la mettono in mostra

48 studenti e studentesse coinvolti, otto scuole per cinque giorni di full immersion

Foto di gruppo

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Prato, 5 ottobre 2019 - Riprendersi (moralmente) la città. E' con questo spirito che i ragazzi delle scuole di Prato, insieme ai tutor Matteo Dutto, Oriana Persico, Francesco Ricatti e Salvatore Iaconesi, hanno partecipato al progetto “Youth in the city” in collaborazione con la Monash University e finanziato da National Geographic.

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Il workshop si è tenuto a Officina Giovani dal 30 settembre al 4 ottobre.

"I motivi per cui abbiamo deciso - spiegano i ragazzi - di prendere parte a questo progetto sono molti, tra cui cercare di riprenderci la città di Prato, non fisicamente ma moralmente: attraverso il nostro sguardo e la nostra immaginazione. Noi siamo i giovani e Prato sarà nostra in futuro, quindi il diritto di esprimerci ce lo abbiamo perché esistiamo. Spesso nessuno ci chiede il nostro parere, tranne in alcuni casi come la manifestazione di “FridaysForFuture”. Per questo abbiamo lavorato insieme e alla pari imparando a non essere estranei nella nostra città".

"Pur essendo di scuole, lingue e culture differenti - spiegano - ci siamo trovati molto bene, non escludendo nessuno ed entrando subito in sintonia con tutti, anche con i tutor che hanno instaurato con noi un rapporto di confidenza. Durante questa settimana abbiamo imparato a guardarci intorno, ad usare meglio i nostri sensi per apprezzare Prato".

La mostra finale del progetto “Youth in the city” è fissata per sabato 5 ottobre presso Officina Giovani (piazza dei Macelli 4) fino alle 21.30. "La mostra - concludono i ragazzi - presenterà tutto quello che abbiamo realizzato in questa settimana: dalle mappe alle fotografie, includendo video e audio".