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Prato celebra la festa della Madonna del Sacro Cingolo

Sette secoli fa il tentato furto della Sacra Cintola compiuto da Musciattino, il 29 luglio visita speciale nel ricordo di quello storico evento

Cappella del Sacro Cingolo

Cappella del Sacro Cingolo

Prato, 25 luglio 2025 – Fu una notte leggendaria, uno dei momenti più importanti della secolare storia di Prato. Tra il 27 e il 28 luglio del 1312, dunque settecentotredici anni fa, il chierico pistoiese Musciattino cercò di rubare la Sacra Cintola ai pratesi. Per questo, il 28 luglio, secondo il calendario «proprio», ricorre la festa della Madonna del Sacro Cingolo, la preziosa reliquia simbolo della città e della Chiesa di Prato. La ricorrenza viene ricordata in Duomo alle ore 9 con la recita del rosario e alle 9,30 con una messa nella Cappella del Sacro Cingolo presieduta dal parroco canonico Marco Pratesi e concelebrata dal Capitolo della cattedrale. In questo giorno, partecipando alle funzioni in programma o almeno visitando devotamente la cattedrale, si può ottenere l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni (confessione e comunione sacramentale, recita del Padre nostro e del Credo, preghiera per il Santo Padre). L’indulgenza, ovvero la remissione delle pene dovute per i peccati, è stata concessa, nel 1996, in virtù del titolo di Basilica minore attribuito alla cattedrale da Papa Giovanni Paolo II. Il vero nome di Musciattino, ormai celeberrimo, era Giovanni di ser Landetto da Pistoia, un chierico secolare che secondo la leggenda voleva impadronirsi della reliquia mariana e portarla nella propria città, anche se studi più recenti indicano Firenze come destinazione. La storia è nota a tutti i pratesi, che almeno una volta nella vita hanno cercato l’impronta della mano del ladro, tagliata e lanciata contro la chiesa dalla folla inferocita. La narrazione vuole che la traccia, di colore rosso sangue, si trovi nell’architrave della seconda porta sul lato sud, quella più vicina al campanile. Certamente il fatto è macabro, ma conferma il grande e secolare legame tra la Cintura di Maria e la comunità cittadina, un affetto e una devozione che si perdono nella notte dei tempi. Una visita speciale nel ricordo di quanto avvenne sette secoli fa.

Martedì 29 luglio il Museo dell’Opera del Duomo propone di rivivere uno degli eventi storici più leggendari avvenuti in città: il tentativo di rubare la Sacra Cintola. La serata, con inizio alle ore 20, offre una visita notturna alla cattedrale, ma in particolare ci si soffermerà nella Cappella del Sacro Cingolo mariano.

La visita, a cura di Serena Pecini, ripercorrerà quei leggendari fatti e spiegherà le bellezze contenute nella Cappella, mostrando lo splendido ciclo pittorico di Agnolo Gaddi, che racconta la storia della Cintola e il suo arrivo a Prato. Il costo per la partecipazione è di 20 euro. Per informazioni e prenotazioni si può scrivere una email a [email protected] o telefonare al numero 340-5101749 (anche Whatsaspp).