
Una scena del film Amici miei
Firenze, 13 settembre 2025 – Visitare la città di Firenze con una passeggiata attraverso i luoghi del film "Amici Miei" per celebrare i 50 anni dell’uscita del film nei cinema. Dopo il successo della proiezione in Piazza del Carmine per il compleanno di Amici Miei organizzato dal Comune di Firenze e dal Q1, torna da domenica 5 ottobre il tour per “Visitare Firenze attraverso i luoghi del film 'Amici miei” con un percorso tra 20 location per visitare la città ripercorrendo i luoghi più iconici e divertenti di uno dei film più conosciuti ed amati di tutta la storia della commedia italiana. L'iniziativa dell’associazione culturale Conte Mascetti in programma ogni domenica mattina dalle ore 10, propone un percorso di cineturismo che vuole offrire ai fiorentini e ai turisti la possibilità di vivere i luoghi che hanno fatto da sfondo a questa produzione cinematografica senza tempo con scorci più e meno noti del centro storico del capoluogo fiorentino da percorrere a piedi: dalla tomba di Adelina "sposa ed amante impareggiabile", al mitico Bar Necchi dove lì di fronte nasce la Supercazzola e poi ancora il binario 16 degli schiaffi alla stazione, forse la scena più famosa, fino al funeralone del Perozzi in Piazza Santo Spirito epilogo del primo atto del film. Tante le novità di quest’anno, tra cui quella che i partecipanti coadiuvati dall’utilizzo dei tablet potranno vedere il film lungo il percorso, mentre si trovano proprio dove, tempo addietro, c'era il set, potendo così notare come quel determinato luogo sia cambiato nel corso degli anni, grazie alla cultura e conoscenza di pochi addetti ai lavori e appassionati che ne conoscono le location, curiosità ed aneddoti. Ogni domenica mattina dalle ore 10. Durata 3 ore circa. Costo 15€ a persona compreso attestato di partecipazione e tessera associativa.
Prenotazione obbligatoria su www.contemascetti.it/eventi. Lo spunto iniziale del film cult fu una storia vera, anche se poi molti elementi vennero apportati dagli autori e dagli interpreti, specie Ugo Tognazzi che amava colorare i suoi personaggi con ricordi di vita vissuta. Così Germi si ispirò a una storia degli anni '30, quando a Castiglioncello (provincia di Livorno) vivevano realmente cinque giovani che adoravano divertirsi insieme e fare scherzi alla gente: Mazzingo Donati, stimato medico immunologo fiorentino, Ernesto Nelli, architetto, Giorgio Menicanti, giovane nobile del luogo, Silvano Nelli, giornalista, e Cesarino Ricci, collaboratore dell'amico Silvano. Alcuni di loro erano ancora vivi al tempo delle riprese e accettarono di buon grado l'indimenticabile ritratto che ne offrirono Ugo Tognazzi (lo spiantato conte Mascetti), il romantico cronista Philippe Noiret (il Perozzi), il sadico clinico Aldolfo Celi (il Sassaroli), lo sfortunato amatore Gastone Moschin (il Melandri) e Duilio Del Prete (il gestore del Bar Necchi).
A quest'ultimo si deve la "zingarata" più feroce, ai danni del pensionato Bertrand Blier (il Righi), mentre la celeberrima idea degli schiaffi in stazione fu messa a punto con la perfida collaborazione di Tognazzi. Tra le curiosità del set ci sono il rifiuto di Mastroianni che doveva impersonare il Mascetti, ma rinunciò per timore di sfigurare nell'affiatato gruppo e quello di Raimondo Vianello che - si dice - passò la mano perché le riprese coincidevano coi mondiali di calcio di cui non voleva perdere neppure una partita. Da notare poi che Philippe Noiret, chiamato in servizio all'ultimo anche per ragioni di coproduzione, venne doppiato da Renzo Montagnani che, sette anni dopo, avrebbe preso il posto di Del Prete nel seguito delle ormai popolarissime zingarate per un "Amici miei - Atto II" ancora diretto da Monicelli, mentre per un terzo e ultimo episodio si passò alla regia di Nanni Loy.