Prato, 13 settembre 2025 – Una notte da incubo. Prima la rapina e poi la tentata violenza sessuale. È quella che ha vissuto tra l’1 e il 2 settembre scorso un ragazzo di 23 anni, di origini straniere e da anni residente in città.

Un giovane che, come tanti coetanei, stava trascorrendo una serata tranquilla e che invece si è ritrovato suo malgrado protagonista di un episodio drammatico e violento.
Il ragazzo, quella notte, è stato aggredito e rapinato da tre uomini nei pressi di viale Marconi.
Il giovane si era poco prima appartato con una ragazza, in cerca di un momento di intimità e tranquillità. Proprio in quell’istante, però, è iniziato l’incubo. Improvvisamente si è trovato circondato da tre individui, comparsi dal buio in maniera fulminea e organizzata. Senza lasciare scampo, i malviventi lo hanno colpito violentemente con calci e pugni, agendo con brutalità e senza alcuna esitazione. Dopo averlo immobilizzato, i tre si sono impossessati di ciò che il ragazzo portava con sé: un orologio, uno smartphone e alcune decine di euro in contanti.
Un’aggressione brutale, che già di per sé avrebbe rappresentato un trauma difficile da elaborare. Ma purtroppo il peggio doveva ancora avvenire. Quando il ragazzo pensava che l’incubo fosse terminato e che i tre uomini si fossero finalmente allontanati, uno di loro è tornato indietro. In quel momento, in maniera del tutto inattesa, ha cercato di abusare sessualmente della vittima.
Il giovane, spaventato ma determinato a non arrendersi, ha iniziato a dimenarsi con tutte le sue forze, opponendo resistenza e urlando disperatamente. È stato proprio il suo coraggio, unito alla prontezza di reazione, a fare la differenza: le grida hanno richiamato l’attenzione di alcuni passanti che, resisi conto della gravità della situazione, non hanno esitato a chiamare il Numero Unico di Emergenza 112.
Un gesto di grande importanza, che ha permesso l’arrivo immediato dei soccorsi e delle Forze dell’Ordine.
Pochi minuti più tardi, una pattuglia della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Prato è giunta sul posto. I militari sono riusciti a bloccare e arrestare in flagranza uno degli aggressori, colto ancora con parte della refurtiva addosso.
Si tratta di un 24enne senegalese, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato proprio lui a tentare l’abuso sessuale sul giovane.
La vittima è stata immediatamente accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Prato. Qui i medici hanno riscontrato lesioni guaribili in 20 giorni: ferite e contusioni che richiederanno tempo per rimarginarsi, a cui si aggiunge il peso ben più grave del trauma psicologico.
Nel frattempo l’arrestato è stato trasferito presso la Casa circondariale “La Dogaia”, dove si trova in regime di custodia cautelare con le accuse di rapina aggravata e tentata violenza sessuale.
Il 5 settembre il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Prato ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della custodia n carcere. Le indagini sono tuttora in corso per rintracciare gli altri due complici, ancora in fuga. Gli investigatori stanno passando al setaccio le telecamere di videosorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze che possano contribuire alla loro identificazione.