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La mozione anti-droga. Stanasel: "La rifirmerei. È una battaglia in cui credo"

L’esponente della Lega: "Per quanto mi riguarda non c’entra con Cocci. Quel testo fu presentato anche in molti altri Comuni in Italia. Sono temi giusti e con coerenza lo ribadisco".

Stanesel, Risaliti e Belgiorno a gennaio presentarono la mozione sui test antidroga

Stanesel, Risaliti e Belgiorno a gennaio presentarono la mozione sui test antidroga

Era il 23 gennaio quando i consiglieri Claudio Belgiorno (Fratelli d’Italia), Claudiu Stanasel (Lega) e Rossella Risaliti (Gianni Cenni sindaco) presentarono in una conferenza stampa la mozione a loro firma (protocollata il 17 gennaio) per l’introduzione di test antidroga periodici per sindaco, assessori e consiglieri comunali. La mozione in realtà non è mai stata inserita in un ordine del giorno del consiglio comunale. Di fatto è rimasta una richiesta morta dei proponenti. La mozione in questione – di cui la procura ha chiesto il verbale al commissario prefettizio Claudio Sammartino – in queste settimane è tornata d’attualità nel caso dell’ex capogruppo di FdI vittima di diffamazione e revenge porn. Gli investigatori sospettano che in realtà fosse stata ‘cucita’ ad hoc su Cocci: una sorta di ‘trappola’ per il capogruppo di FdI che, tra l’altro, a fine gennaio volontariamente si sottopose a un test antidroga (senza che vi fosse alcun obbligo legato alla mozione, lo ribadiamo, visto che non è mai stata messa all’ordine del giorno). Il binomio Cocci-droga emergerà poi in alcune delle missive anonime, nelle quali il giovane avvocato è accusato tra le altre cose di fare uso di sostanze stupefacenti, cosa che tra l’altro non avrebbe smentito.

Claudiu Stanasel (Lega), tra i firmatAri della mozione, non ha problemi a dire che quel testo lo firmerebbe altre "cento volte". "Questa mozione non è collegata con il fatto. Non ho mai avuto sentore che fosse collegata ad altro se non al tema importante attorno al quale ruotava. Per quanto mi riguarda era solo l’ennesima tappa di una battaglia importante che, chi mi conosce, sa che porto avanti da anni. Quella contro l’uso di sostAnza supefacenti. Io parlo per me, ovviamente", dice Stanasel, premettendo anche "che se qualcuno ha problemi interni se li risolve da solo. Ma io sono un garantista e fino a che un mio collega non viene condannato per me resta un collega di consiglio comunale".

"Ricordo che qualche mese prima di quella mozione avevo predisposto un documento relativo al tema della lotta alla droga, oppioidi e fentanyl. Era il 10 settembre 2024 quando avevo presentato l’ordine del giorno, firmato da me solo. E anche nel 2020 presentai un documento per il contrasto alle dipendenze. Sono convinto oggi più che mai – ribadisce Stanasel – che qualsiasi amministratore pubblico non debba far uso di droghe, questo vale per tutti e a qualsiasi livello. È una visione politica in cui credo: quindi con coerenza dico che sì, quella mozione che tra l’altro fu presentata in diversi altri Comuni in tutta Italia, la rifirmerei". La conclusione? "Mi è dispiaciuto tanto che il presidente del consiglio comunale, quindi Tinagli, non l’abbia voluta mettere all’ordine del giorno. Forse dovremmo chiederci perché".

Maristella Carbonin