ROSSELLA CONTE
Cronaca

Nasce a Firenze il Taxi Solidale: un aiuto gratuito per chi non può muoversi da solo

Dal Comitato Cittadini per Firenze un’auto a disposizione di anziani, famiglie e persone in difficoltà

Il taxi solidale del comitato Cittadini per Firenze

Il taxi solidale del comitato Cittadini per Firenze

Firenze, 10 settembre 2025 - Un taxi che non chiede nulla in cambio, se non un sorriso e la certezza di essere utile a chi ne ha davvero bisogno. È questa l’ultima iniziativa del Comitato Cittadini per Firenze, realtà nata sei anni fa per dare voce ai cittadini e costruire ponti di solidarietà con le istituzioni. Dopo l’impegno durante la pandemia – quando i volontari consegnavano farmaci e spesa a domicilio, portavano fuori gli animali domestici e distribuivano oltre 15mila mascherine ai bambini di Firenze – il gruppo continua il suo percorso con un progetto concreto e carico di umanità: il Taxi Solidale.

L'inaugurazione si terrà venerdì 12 settembre in via Gioberti dalle 10 alle 11.

Il servizio è gratuito e nasce per accompagnare chi, da solo, non riuscirebbe a spostarsi nella vita quotidiana. In particolare persone anziane, cittadini in difficoltà economica, chi non ha una rete familiare o chi vive con disabilità. Una mano tesa anche alle famiglie con bambini piccoli e a chi deve portare i propri animali dal veterinario. «Il Taxi Solidale – spiega Simone Scavullo, presidente del Comitato Cittadini per Firenze – è un aiuto concreto a chi ha reale necessità. Per questo chiediamo responsabilità a chi ne usufruisce: il nostro impegno deve servire a non lasciare indietro nessuno».

Non ci sono finanziamenti pubblici dietro l’iniziativa, ma solo la forza del volontariato e il sostegno di realtà private che credono nel valore del progetto. Come la Carrozzeria GI.PI.ERRE, che ha rimesso a nuovo l’auto destinata al servizio, trasformandola in un simbolo di speranza su quattro ruote.

Il Taxi Solidale è più di un mezzo di trasporto: è la dimostrazione che una comunità unita può abbattere ostacoli e solitudini, restituendo dignità e possibilità di movimento a chi spesso si sente invisibile. «Donare è avere – ricorda il Comitato – e anche poche ore del proprio tempo possono fare la differenza».