CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Le Mulina, il futuro si fa in sei . Dai profumi al villaggio sportivo. Tutti i destini dell’ex ippodromo

In attesa del giudizio di merito del Tar, ecco svelate le proposte arrivate a Palazzo Vecchio. L’assessore Danti: "Restituiremo ai fiorentini un pezzo di città". La gara entro pochi mesi.

In attesa del giudizio di merito del Tar, ecco svelate le proposte arrivate a Palazzo Vecchio. L’assessore Danti: "Restituiremo ai fiorentini un pezzo di città". La gara entro pochi mesi.

In attesa del giudizio di merito del Tar, ecco svelate le proposte arrivate a Palazzo Vecchio. L’assessore Danti: "Restituiremo ai fiorentini un pezzo di città". La gara entro pochi mesi.

Da luogo per l’accoglienza a gruppi di scout, fino a nuova sede per la coltivazione delle essenze botaniche dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella che sarebbe disposta a spostare nel cuore delle Cascine anche la sua area direzionale per un totale di 200 dipendenti. Ma c’è anche la creazione di un nuovo regno della movida fiorentina con stand per artigiani, spazio per attività culturali e un ristorante. Oppure un community hub. Cioè? Un luogo con residenze universitarie sportive, piscina, solarium e campi da gioco.

Sono alcuni dei futuri possibili nel destino dell’ex regno del trotto fiorentino, l’ippodromo Le Mulina. Le proposte, sei in tutto (raccontate nel dettaglio nella pagina a fianco), sono solo un abbozzo inviato, da altrettanti soggetti, a Palazzo Vecchio in risposta all’avviso esplorativo partito a maggio. Una mossa, quella del Comune, in vista della prossima gara per affidare i 900mila metri quadrati dell’impianto a un nuovo gestore.

L’affidamento non potrà avvenire prima del giudizio di merito del Tar sulla decadenza della concessione alla Pegaso Srl. Nei giorni scorsi proprio il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla società che fa capo a Lorenzo Zheng. Se al prossimo round, quello del merito, vincesse ancora il Comune, la società si troverebbe definitivamente alla porta. E, a questo punto, scatterebbe il via al nuovo iter di affidamento.

"Abbiamo lavorato intensamente – commenta l’assessore al Patrimonio, Dario Danti, che insieme alla sindaca Funaro sta seguendo in prima linea la delicata partita delle Mulina – per restituire ai fiorentini un pezzo di città che era stato espropriato e privatizzato. Un’azione che si inserisce nella valorizzazione degli immobili ancora di proprietà del Comune, per dar loro finalità pubbliche, evitando alienazioni e vendite". Ma quali saranno le prossime tappe?

"In programma – spiega Danti – c’è un piano di bonifica e pulizia da 750mila euro. Fino a questo momento ne sono stati finanziati 250mila per le nuove recinzioni e la cartellonistica". Il resto, necessario alla bonifica, sarà tirato fuori dalle casse dopo la sentenza del Tar. Anche perché il Comune dovrà convocare la proprietà. "Dovremo chiedere la restituzione dell’immobile. Dopodiché provvederemo alla conta dei danni". Conta che sarà addebitata al gestore uscente.

Poi, il futuro delle Mulina, sarà preso in mano dalla giunta che, con un atto di indirizzo, stabilirà che vocazione dare all’ippodromo: un’area sportiva oppure, dopo una variante urbanistica, destinata anche ad altri usi? A decidere sarà la giunta che poi farà scattare la gara, probabilmente tra fine 2025 e i primi mesi del 2026. Intanto Palazzo Vecchio gongola di fronte alle proposte arrivate. A partire da quella dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella che sembra avere un piano netto: trasferire da via Reginaldo Giuliani la propria area direzionale nell’ippodromo e, con questa, anche l’area di coltivazione di essenze botaniche ed erbe officinali e, infine traslocare qui anche l’area produttiva. Circa 200 dipendenti. Il tutto sarebbe interamente finanziato dall’Officina Profumo che si occuperebbe anche di realizzare un’area didattica aperta alla città, proponendo un restyling sulle strade limitrofe all’ippodromo.

Ma non è l’unica proposta. C’è anche quella dell’Associazione Firenze Domani che, nell’ottica di un restyling più ampio delle Cascine, punta sull’ex ippodromo per far nascere una Community Hub polifunzionale. E creare residenze universitarie sportive e pure un piccolo villaggio turistico. Dietro il progetto c’è un modello di gestione pubblico-privata che mette insieme società sportive e associazioni culturali.

Fra gli assi nella manica del Comune c’è poi la proposta, legata alla scoutismo delle Mulina Youth Center. Cioè? Alloggi e camping per l’attendamento degli scout, oltre uffici, magazzini e club house per le giovani associazioni di scoutismo. E poi quella presentata dalla società cooperativa Lama come capofila di un gruppo di 13 organizzazioni fiorentine: una polisportiva sociale che, sotto il tetto dell’ippodromo, parta dall’attività sportiva fino ad abbracciare cultura e welfare. Infine le altre due proposte. La prima arriva da una cordata di imprenditori che vedrebbe l’ippodromo come spazio multifunzionale a cavallo fra sport e cultura. Ma anche come un mezzo per decongestionare la movida del centro e trasferirla in parte alle Mulina. La seconda è quella avanzata dal Filo Rosso che punta a realizzare una grande fattoria didattica nell’ippodromo. Ogni proposta è un pianeta a se stante. Ma, finalmente, la certezza è che c’è vita su Marte.

Claudio Capanni