PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Palio del Diotto, trionfano i Neri: "Edizione di grande successo"

Applausi per il corteo storico e i tradizionali spettacoli. Il sindaco: "Bellissimo pubblico e che partecipazione"

Hanno prevalso. i Neri. di Ponzalla

Hanno prevalso. i Neri. di Ponzalla

È la festa più grande, più sentita di Scarperia: il Diotto, che l’8 settembre ricorda la fondazione del paese, ad opera della Repubblica Fiorentina, avvenuta nel 1306. E ogni anno la tradizione si rinnova con giornate intense e partecipate. E con il culmine nella giornata del Diotto, lunedì sera, in piazza dei Vicari. Dove si sono tenuti prima la sfilata storica e poi i giochi per la conquista del Palio. Quest’anno ha prevalso la squadra dei Neri della frazione di Ponzalla (foto di Maurizio Fiorenzani), che hanno vinto tre delle prove in programma, la corsa dei mattoni, il tiro alla fune e la corsa nelle bigonce.

Il gioco del palo della cuccagna è stato invece vinto dai Bianchi di Santa Croce e Fagna, mentre al tiro ai coltelli hanno prevalso i Rosa di San Clemente. Classifica finale, primi i Neri, seguiti dai Rosa, dai Viola di San Gavino e dai Bianchi di Fagna.

Per il resto il solito spettacolo solenne e di grande suggestione: il lungo corteo affollato di figuranti in costumi d’epoca, anzi un doppio corteo storico, quello di Scarperia e quello della città di Firenze, che ha percorso le vie del centro storico, il giuramento dei Vicari, poi gli sbandieratori di Castel San Barnaba – l’originario nome del paese di Scarperia -, le chiarine di Firenze, e i tamburi di Scarperia.

Il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti è soddisfatto: "Ci sono stati un bellissimo pubblico e una grande partecipazione sugli spalti e le tribune. Splendidi, come sempre, anche i cortei storici".

La festa continua: fino al 12 ottobre nel palazzo dei Vicari è allestita la mostra "I ferri del mestiere, il mestiere dei ferri", mentre domenica 14 settembre sempre nella piazza centrale, ad opera del Gruppo Agricolo "Pierone Parigi", alle 16.30 si terrà la battitura del formentone.

Paolo Guidotti