SILVIA BINI
Cronaca

L’ironia di Taiti: "Certificato di battesimo per i candidati"

A Prato la politica non si annoia mai. Dopo le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti e l’inchiesta che ha travolto...

A Prato la politica non si annoia mai. Dopo le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti e l’inchiesta che ha travolto...

A Prato la politica non si annoia mai. Dopo le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti e l’inchiesta che ha travolto...

A Prato la politica non si annoia mai. Dopo le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti e l’inchiesta che ha travolto il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Cocci, è arrivato pure il "caso massoneria".

Il Partito Democratico, per fugare ogni sospetto, ha deciso che i candidati alle prossime elezioni regionali e amministrative poi dovranno presentare un’autocertificazione di non appartenenza a logge o associazioni segrete: un patto di trasparenza messo nero su bianco, perché – visti i tempi – nulla può più essere dato per scontato.

Nel clima decisamente teso che si respira da mesi, Massimo Taiti, avvocato e veterano della politica cittadina, ha scelto la via dell’ironia. Con la sua lista civica Taiti per Prato ha diffuso un comunicato che almeno fa sorridere: "Alle prossime elezioni non chiederemo il certificato di battesimo, ma quello dei carichi pendenti e del casellario giudiziario, come previsto dalla legge, non ritenendo sufficiente la sola autocertificazione".

Una battuta, certo, ma anche un messaggio serio: più che il credo religioso o eventuali affiliazioni, conta la fedina penale. In un momento in cui la politica locale sembra vivere una stagione da romanzo giallo, la mossa di Taiti riesce a strappare un sorriso e a ricordare che la vera trasparenza si misura sui fatti e sui documenti ufficiali.

Si:Bi.