
La polizia e i carabinieri in piazzetta delle Stoviglie (Tommaso Gasperini/Germogli)
di Elisa Capobianco
"Stavo camminando verso casa per andare a pranzo quando uno sconosciuto mi ha fermato chiedendomi un euro. Al mio rifiuto, mi ha domandato se allora gli avessi potuto almeno dare delle indicazioni stradali su Google Maps. L’ho fatto e...".
Inizia così l’incubo vissuto ieri da un 70enne rapinato nella centralissima via Roma in pieno giorno, quando erano da poco passate le 12.30. L’uomo, credendo di poter compiere una banale gentilezza per aiutare il prossimo, non esita a tirare fuori il telefonino dalla tasca chiedendo all’interlocutore dove dovesse andare. Un piccolo gesto di cortesia davanti alla richiesta di qualcuno ’in difficoltà’ che invece si rivela una triviale trappola. Neppure il tempo di finire di pronunciare la frase, infatti, che lo sconosciuto cambia atteggiamento svelando le sue reali intenzioni.
Con una mossa repentina afferra il cellulare dell’empolese per portarglielo via. La vittima d’istinto prova a reagire rafforzando la presa. Pochi attimi caotici tra insulti e spinte con la contesa che si conclude nel peggiore dei modi. Il malvivente riesce ad avere la meglio strappando il cellulare dalle mani dell’uomo che cade a terra. Nonostante il volto tumefatto e sanguinante, prova a rialzarsi nell’illusione di poterlo inseguire. Le sue urla disperate vengono sentite da alcuni passanti che si avvicinano notando il malcapitato ferito e l’altro in fuga. Qualcuno chiama il 118 – che invia sul posto un’ambulanza della Pubblica Assistenza Croce d’oro di Limite sull’Arno – e le forze dell’ordine. Qualcun altro segue a distanza di sicurezza il malvivente. Ed è lì che succede qualcosa che ha dell’incredibile: l’uomo viene visto entrare di corsa nel portone di una palazzina che si affaccia su piazzetta delle Stoviglie.
L’informazione – preziosissima – viene immediatamente comunicata a carabinieri e poliziotti che si precipitano in zona per cercare il fuggitivo. In un baleno la piazza si riempie di auto gazzella e volanti. Gli agenti delimitano l’area e pianificano il blitz. La task-force entra nel condominio passando al setaccio prima l’atrio e poi le scale alla ricerca dell’uomo segnalato come il possibile responsabile della rapina di via Roma. L’operazione è delicata: è necessario muoversi con cautela per non rischiare di mettere a repentaglio l’incolumità di chi vive in quegli appartamenti. Gli agenti riescono a individuare quello in cui l’uomo potrebbe essersi nascosto. Bussano, lo chiamano, lo invitano a uscire autonomamente. La ’trattativa’ va avanti a lungo.
L’esito è quello sperato: il sospettato, un quarantenne di origine marocchina, viene portato all’esterno per poi essere trasferito al Commissariato di polizia. Quindi la fase dell’identificazione e del riconoscimento attraverso i tanti testimoni dell’aggressione e la vittima stessa. La meticolosa ricostruzione dei fatti da parte della polizia di Stato porta all’arresto con l’accusa di rapina e lesioni: ora la Giustizia dovrà fare il suo corso per stabilire con esattezza le eventuali responsabilità di quanto accaduto. Le condizioni del 70enne – trasportato subito al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe per il politrauma e le ferite – dopo lo spavento iniziale non risulterebbero gravi e l’uomo, da quanto abbiamo potuto apprendere, sarebbe stato dimesso qualche ora dopo l’episodio. Episodio che ha profondamente colpito la comunità, idealmente stretta attorno a lui in segno di solidarietà, e che riaccende il dibattito sul tema della sicurezza in centro.