
Le verifiche di due agenti della polizia municipale (foto archivio Germogli)
Scandicci, 11 settembre 2025 – Cerberino funziona. Dopo i primi tre mesi di utilizzo dello scout, il dispositivo di rilevamento delle auto in divieto di sosta mostra il suo vero volto. Ovvero dare un contributo essenziale alla sicurezza stradale, scovando le auto senza revisione o assicurazione che circolano liberamente nelle vie di Scandicci. Mezzi non sicuri dal punto di vista tecnico e senza copertura assicurativa, che significa impossibilità di risarcire i danni in caso di sinistro. La polizia municipale ha diffuso i primi dati e sono sicuramente indicativi: 28 auto non assicurate (multe fino a 3.464 euro e decurtazione di 5 punti) sequestrate dagli agenti grazie al dispositivo in due mesi e poco più di ‘servizio’. Praticamente un sequestro ogni 48 ore (la sperimentazione dello scout è cominciata a fine giugno).
In caso di controllo per mancata revisione, invece, l’auto viene fermata fin quando la revisione stessa non sia stata effettuata (multe fino a 694 euro).
"La tecnologia – ha detto il comandante della Municipale, Giuseppe Mastursi – ci aiuta non solo a prevenire comportamenti contrari al codice della strada come i divieti di sosta, ma anche e soprattutto ad azzerare violazioni che mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità di chi si mette alla guida ignaro e può incappare in queste situazioni. Per quanto riguarda le zone nelle quali abbiamo registrato il maggior numero di parcheggi in divieto di sosta, il lavoro successivo è studiare soluzioni per fare sì che, dove possibile, vengano offerte possibilità alternative o si smetta di parcheggiare senza regole".
Tra le zone più ‘calde’ dove si sono registrate più multe la prima è via Donizetti, tra l’incrocio con via Rialdoli e via Vivaldi. C’è un bar molto frequentato e la farmacia comunale è aperta sulle 24 ore. Posti per parcheggiare, anche gratis, ce ne sono, eppure per la sosta caffè o per le medicine sono in molti che mettono le auto in doppia fila o sulle linee centrali dello spartitraffico. I famosi ‘5 minuti’ che diventano spesso 10-15.La seconda ‘giungla’ è San Giusto, tra via di Signano e strade limitrofe. A San Giusto la sosta selvaggia (come nel gemello quartiere delle Bagnese) è purtroppo una consuetudine quasi di ‘sopravvivenza’ soprattutto per i residenti che aspettano la fine dei vari lavori partiti in zona per capire se alla fine avranno meno pressione proprio sui parcheggi. L’ultima frontiera di Scandicci non è ‘lo spazio’, ma la zona industriale, dove ugualmente ogni giorno i veicoli si ammassano ovunque, soprattutto in divieto. Su questo il Comune è al lavoro: gli spazi per nuovi parcheggi ci sono, peccato aver rinunciato all’estensione del tram da villa Costanza fino all’area ex Cdr del Pontignale. Il mezzo pubblico tanto sbandierato avrebbe portato diversi veicoli in meno da parcheggiare.