MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Si nascondeva dalla nonna. Latitante di 28 anni arrestato dai carabinieri

L’uomo di origini croate si era reso irreperibile da settembre a Ponte Buggianese. I militari lo hanno individuato ad Altopascio al termine di un’attività di pedinamenti.

A suo carico quattro provvedimenti restrittivi: per due. dovrà scontare una pena di 6 anni e 5 mesi

A suo carico quattro provvedimenti restrittivi: per due. dovrà scontare una pena di 6 anni e 5 mesi

In manette un latitante ricercato da mesi. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lucca e della stazione di Altopascio, hanno arrestato un uomo di 28 anni, nato in Italia, cittadino croato, pregiudicato, senza fissa dimora. Su di lui due ordini di esecuzione per la carcerazione e due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emessi dalle Procure della Repubblica di Prato, Massa e Bologna e dalla Corte d’Appello di Firenze.

Il giovane, già sottoposto all’obbligo di firma presso la stazione carabinieri di Ponte Buggianese ed irreperibile dal 21 settembre 2024, è stato individuato dai militari dell’Arma grazie ad una attenta e meticolosa attività attraverso prolungati servizi di pedinamento ed appostamento. I carabinieri, sospettando che l’uomo avrebbe potuto nascondersi ad Altopascio, hanno intrapreso un’attività di monitoraggio dei familiari e degli amici del ricercato. In una settimana, ciò ha consentito di comprendere che l’uomo si era recato spesso all’abitazione della nonna. Ed è proprio qui che il soggetto è stato catturato, mentre cercava di allontanarsi con un’auto noleggiata presentando documenti verosimilmente falsi. All’atto del controllo cercava con estrema tranquillità di dissimulare la propria identità fornendo il nome di un familiare, ma i militari hanno compreso di avere davanti il soggetto ricercato e lo hanno smascherato. Condotto in caserma a Cortile degli Svizzeri a Lucca, è stato compiutamente identificato. A suo carico quattro provvedimenti restrittivi da eseguire.

Due ordini di esecuzione per la carcerazione, a seguito dei quali dovrà scontare una pena complessiva di sei anni e cinque mesi per reati contro il patrimonio e due ordini di custodia cautelare in carcere, uno per un aggravamento di pena ed uno per una rapina a danno di un orefice.

All’atto dell’arresto l’uomo indossava diversi gioielli in oro (anelli, bracciali, collane, un orecchino con brillante), la somma in contanti di 1250 euro ed un orologio del valore di oltre 30.000 euro. Scatteranno ulteriori verifiche, visto che il soggetto non ha alcun lavoro, ma diversi precedenti penali.

Massimo Stefanini