
La donna è stata fermata dagli agenti di polizia attirati dalle sue grida mentre erano impegnati in controlli di routine sul territorio
Il braccialetto elettronico che avrebbe dovuto controllare il rispetto delle prescrizioni a suo carico lo ha tirato agli agenti che si stavano avvicinando per capire il motivo per il quale la donna, italiana 47 anni, stesse urlando frasi sconnesse e si stesse agitando in maniera apparentemente inspiegabile. Appariva ubriaca e particolarmente su di giri, sintomo di qualcosa di anomalo. I poliziotti l’hanno notata mentre stavano effettuando un controllo di routine del territorio e, riferisce la questura, sono stati attirati dalle sue grida.
Alla richiesta dei poliziotti di spiegare le ragioni della sua evidente alterazione, la donna ha reagito ripetendo frasi offensive verso gli agenti e lanciando il dispositivo antistalking in allarme contro uno dei poliziotti di pattuglia, mentre continuava a lamentarsi del fatto che il dispositivo continuasse ad attivarsi. Ma se entrava in funzione, è stato poi riscontrato, c’era un motivo ben preciso.
Dai successivi accertamenti, infatti, è emerso che la donna, destinataria della misura cautelare del divieto di avvicinamento, disposta nel mese di giugno scorso a seguito di precedenti episodi di maltrattamenti in ambito familiare, aveva violato ripetutamente le prescrizioni disposte dall’autorità giudiziaria, avvicinandosi troppo all’abitazione dell’ex convivente novantenne. Dopo aver appurato le condizioni dell’anziano, la 47enne è stata accompagnata in questura dove è stata tratta in arresto in flagranza per la violazione della misura cautelare e, su disposizione del pubblico ministero, è stata messa ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.