
L’auto della donna distrutta da un incendio le cui cause sono ancora in corso d’accertamento. La vettura è stata dissequestrata da poco
Chiede ai servizi sociali del Comune di essere spostata in un altro alloggio popolare per evitare possibili ripercussioni da un ex vicino di casa che le ha reso la vita molto difficile. La signora è parte lesa in un procedimento penale a carico di un ex inquilino di una palazzina di alloggi popolari, sottoposto anche alle misure cautelari del divieto di avvicinamento attraverso braccialetto elettronico, ma è comunque terrorizzata dalla possibilità che l’uomo possa ancora raggiungerla. Tutto inizia qualche anno fa quando la signora con le due figlie, dopo aver presentato domanda, è rientrata in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare. "Credevo di essere ad una svolta nella vita – afferma – ed invece per me è iniziato un incubo". Prima un vicino di casa rumoroso e particolarmente irrequieto, allontanato dai servizi sociali e sostituito da un nuovo inquilino. Il rapporto tra i due condomini si è subito incrinato fino ad arrivare alla denuncia per stalking e all’intervento, in più di un’occasione, delle forze dell’ordine. Minacce e ingiurie, che hanno visto protagoniste anche le figlie della donna, liti in strada a cui hanno assistito anche altri vicini, testimoni di più di un episodio finito nel mirino delle forze dell’ordine. I servizi sociali comunque hanno provveduto già da un po’ a trasferire il vicino “molesto“. La signora, però, chiede di poter cambiare casa, perché teme di essere “rintracciata“.
Nel frattempo, l’auto della donna è andata in fiamme, per cause in corso d’accertamento: c’è in corso un’indagine contro ignoti. Ora, a quanto pare, l’auto è stata dissequestrata e la signora attende solo l’ok dei vigili urbani per la rimozione.