LUCA FIORUCCI
Cronaca

La truffa dei maghi: quattro arresti . Sequestrati oltre 5 milioni di euro. Riti all’estero per togliere le “fatture“

Indagine di guardia di finanza e carabinieri, la Procura ipotizza l’associazione a delinquere. Le presunte vittime individuate tra i soggetti più deboli che si rivolgevano a un servizio di cartomanzia. .

Operazione congiunta di carabinieri e Guardia di finanza

Operazione congiunta di carabinieri e Guardia di finanza

La trappola perfetta: le difficoltà della vittima, la confidenza raccolta e usata contro di lei, l’insinuazione che ci sia qualcosa di sovrannaturale che incida sulla propria sorte: una fattura, il malocchio, qualche tipo di sortilegio. E, ovviamente, la soluzione. A portata di mano chiaramente, ma a caro prezzo.

La Procura della Repubblica di Perugia, sulla base delle indagini condotte da Guardia di finanza e carabinieri della sezione di polizia giudiziaria partite dopo una denuncia, ha chiesto e ottenuto quattro misure cautelari, 3 in carcere e una ai domiciliari, per gli indagati ai quali viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Secondo quanto ricostruito, la presunta trappola perfetta sarebbe partita da un servizio di cartomanzia, grazie al quale, sempre secondo l’accusa, gli indagati avrebbero selezionato delle potenziali vittime tra i soggetti più deboli, indirizzandole in primo luogo verso una consulenza personalizzata su un numero a pagamento 899, dal costo di circa 30 euro per ogni 40 minuti di telefonata.

Una volta acquisite confidenze e particolari, i presunti truffatori avrebbero tessuto una sorta di sceneggiatura della quale facevano parte sortilegi rivolti contro i clienti da qualcuno che voleva il loro male e che ne determinava in negativo ogni circostanza. E per rafforzare la convinzione, ai destinatari sarebbero state inviate anche foto dal contenuto esoterico.

Per mettersi al riparo da questi sortilegi, il “mago“ personale avrebbe proposto riti di vario tipo corredati da candele, specchi, talismani e interramenti dei resti dei riti stessi, alcuni dei quali anche all’interno di cimiteri. Ma per rendere più efficace il rito, in alcuni casi, sarebbe stato necessario compierlo all’estero. Dove il “mago“ di turno sarebbe andato a spese della presunta vittima. Tutto pagato via bonifico o tramite ricarche di carte prepagate.

All’esecuzione delle misure cautelare, sono stati sequestrati soldi e beni per oltre 5 milioni di euro, il corrispettivo del presunto raggiro. Acquisiti cellulari e vari appunti. A uno degli indagati bloccati tre auto, due orologi preziosi e 100mila euro in contanti.