Firenze, 24 luglio 2025 – Dopo gli arresti, scatta l’ora dei sequestri. L’indagine coordinata dalla Dda di Firenze ed eseguita dalla guardia di finanza è durata 5 anni, dal 2020 a oggi, e lo scorso primo luglio scattarono 15 arresti (tre in carcere e dodici ai domiciliari) nei confronti di altrettanti indagati a vario titolo per associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebite compensazioni fiscali.
La frode era la classica delle cosiddette “cartiere”. Per gli inquirenti il gruppo criminale, sviluppatosi tra Firenze, Prato e la Campania, vedeva al centro un ingegnere salernitano che ideava con grande cura i progetti di presunti ricerca e sviluppo che andavano da materiali biodegradabili alle blockchain, da pgoetti olografici all’intelligenza artificiale, e un commercialista pratese che forniva la cornice fiscale ideale per stilare bilanci fittizi per ottenere le agevolazioni fiscali riservate alle start up.
La sistematica acquisizione di società consentiva di maturare crediti fiscali fittizi perché legati a progetti di ricerca e sviluppo in realtà inesistenti, secondo chi indaga.
Stamani sono scattati i sequestri per oltre 11 milioni di euro nei confronti di otto società tra Firenze, Prato, Bologna e Roma e cinque persone fisiche, sequestri finalizzati alla confisca eseguiti fra Toscana, Lazio, Campania, Veneto e Sardegna.