REDAZIONE FIRENZE

Firenze, Ugo De Vita porta in scena Savonarola in piazza della Signoria

Il 23 settembre anteprima europea dello spettacolo, a ingresso libero

Ugo De Vita nei panni di Savonarola

Ugo De Vita nei panni di Savonarola

Firenze, 7 settembre 2025 - Un affresco di parole quello che Ugo De Vita porterà in anteprima europea a Firenze, grazie all’interessamento dell’assessore Bettarini e della sindaca Sara Funaro, il 23 settembre prossimo al tramonto, intorno alle 18.45, in Piazza della Signoria, dove il frate domenicano fu impiccato e dato alle fiamme. Autore del testo è Vincenzo Arnone, poeta e sacerdote, di cui De Vita da tempo è interprete di riferimento. “Un sodalizio che auspico si rinnovi nel tempo, - dice De Vita - mi è poi oltremodo cara questa scrittura, perché, da credente, tocca una “piaga” di luce della nostra Chiesa e la dimensione umana del predicatore”. Trucco con la maestria del lavoro del maestro Filistucchi e costumi della Collezione Maestrini custodita al Teatro degli Animosi di Marradi della grande Mina collaboratrice del maestro Strehler al Piccolo Teatro di Milano. Con De Vita in scena saranno il lettore Massimiliano Cardini e Maurizio Brunetti, attore mugellano che oltre che con De Vita ha lavorato a Roma. Al Flauto le arie di JSBach saranno eseguite da Altea Maffei, per l’incipit in inglese è stata data collaborazione esperti dell’Università per gli stranieri di Perugia. De Vita lei ha portato in scena con migliaia di spettatori i casi di Cucchi, Vannini, Ciatti poi Ustica e si divide tra teatro di poesia e teatro civile, perchè Savonarola ? “Perché il presente mi incuriosisce, ma qui tocco la materia rovente della fede e di una persecuzione religiosa, ma la tardiva riabilitazione di Savonarola e quella lastra incisa sulla pavimentazione di Piazza della Signoria, mi porta a dire che è importante questo omaggio. Vorrei fosse inteso dal pubblico che mi segue come un omaggio a quella che considero davvero la mia città di adozione; qui la gente come a Londra rispetto al teatro, sente l’arte prima ancora “di sapere”. Il 23 avrò i costumi della collezione di Mina Maestrini (Piccolo Teatro di Milano), ho chiesto che dia uno sguardo a Caterina D’Amico, che stimo moltissimo. Al trucco avrò il maestro Filustucchi con un baso importante a misura di Savonarola. Vincenzo Arnone mi ha donato questo suo magnifico testo su Savonarola, rigorosamente basato su documenti storici ma vi ha aggiunto la dimensione umana con invenzione letteraria delle lettere alla madre. Si era già occupato del Frate Domenicano ma teneva ad un salto di qualità e la cornice da sola indica che tipo di allestimento stiamo preparando.” Perché all’aperto, alla luce naturale del tramonto? “Perché la piazza è un simbolo, come la città e voglio che la gente possa godere di emozione che si aggiunge ad emozione”. “Salvo pioggia – continua De Vita - e in quel caso ripareremo in tutta probabilità in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio, si farà un perimetrato non molto esteso, e una semplice una stesa di sedie. Poi sarà la predica in una lingua ricercata che riporta ad alcuni arcaismi del passato. Tullio De mauro che mi fu amico, ne sarebbe entusiasta ma sono certo che anche l’amico filologo, prof Bausi, che ho invitato non mancherà di cogliere nella parola di Arnone, motivi di grande interesse. Devo un grazie all’Assessore Bettarini e alla Sindaca Sara Funaro, che si sono detti entusiasti del progetto fin da subito, e poi a Luca Milani, che ho avuto accanto quando proposi il mio lavoro su Ustica. Questo di Savonarola con il lavoro dedicato a Niccolò Ciatti a Scandicci è forse l’allestimento più importante tra i miei in città”. Ingesso libero fino ad esaurimento posti su Piazza della Signoria, dove una stesa di sedie, darà opportunità pubblico al tramonto del 23 settembre assistere all’evento che sarà replicato il 23 ottobre prossimo al Teatro Niccolini.