MICHELE BRANCALE
Cosa Fare

'Bene, gratitudine e memoria': preti contro il male supremo della Shoah

Incontro mercoledì 10 settembre con Gambelli, Piperno, Fink, Jacopozzi, testimoni e docenti universitari

Firenze, 9 settembre - Come decifrare quello che sta accadendo nel mondo, con le semplificazioni che rendono stolidi? C'è un delicato equilibrio tra gratitudine e memoria, che diventa come un prisma capace di scomporre le luci e le ombre del presente, di aiutare una lettura degli eventi, di indicare una strada. A questo tema sarà dedicato l'intervento di Rav Gadi Piperno, rabbino capo di Firenze, mercoledì 10 settembre, all'incontro 'Bene, gratitudine e memoria' promosso alle 17 dalla Federazione delle amicizie ebraico-cristiane, nella Sala Sadun in via Farini 4. Sono previsti i saluti dell'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, del Presidente della Comunità ebraica Enrico Fink, Luisa Locorotondo e don Alfredo Jacopozzi, rispettovamente referente regionale e diocesano per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, e il  referente regionale per il dialogo ebraico cristiano don Marco Monari.

Modera don Luca Bandiera e introduce Enrica Talà.
Gli interventi proposti saranno su 'La Chiesa fiorentina e il soccorso agli ebrei (1943 - 1944), di Francesca Cavarocchi (Università di Firenze); 'Il ricordo di tanto Olocausto: memoria ebraica fiorentina degli aiuti ricevuti durante le persecuzioni, a cura di Marta Baiardi (Isrt-Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea); 'Don Leto Casini: il coraggio al di là del male' nelle parole di Silvia Saccorotti (Archivio Storico Arcivescovile Firenze); i 
'Ricordi di un bambino', Umberto Di Gioacchino; 
'Mons. Elia Dalla Costa e il Nunzio apostolico Angelo Roncalli nella storia della mia famiglia', di Marco Cassuto Morselli. Quindi l'intervento di Rav Piperno. 
L'incontro nasce in collaborazione tra don Luca Bandiera, Enrica Talà e il Centro Studi don Roberto Angeli di Livorno, Comunità Ebraiche Italiane e Chiese Diocesane Italiane, nel quadro del progetto 'Bene, gratitudine e memoria': è di fatto il frutto dell'amizia tra il Centro Studi don Roberto Angeli di Livorno nella persona della teologa Enrica Talà che ne è 
direttrice, e don Luca Bandiera, biblista e ricercatore della Shoah ungherese, che è stato
volontario presso il dipartimento Giusti tra le Nazioni allo Yad Vashem di Gerusalemme.
Il progetto prevede la collaborazione tra i due partner e due realtà importanti presenti
nel territorio italiano: le Chiese diocesane e le Comunità ebraiche . In particolare vengono presentate le figure sacerdotali coinvolte nelle azioni di salvataggio a favore di ebrei italiani o stranieri in opposizione al nazifascismo; storie di sacerdoti testimoni del Vangelo che hanno rischiato o dato la propria vita pagando con la morte o con la deportazione in campi di concentramento. "La storiografia e la memorialistica - si spiega - ci restituiscono la testimonianza evangelica di sacerdoti, che soprattutto dopo l'8 settembre del 1943, non si fermarono alla sola cura delle anime o all'amministrazione del sacro in relazione alle realtà 'ultime': in un momento storico cruciale, nel momento delle realtà 'penultime', divennero martiri e straordinari costruttori di pace". Punto di partenza due preti, appunto, delle "realtà penultime": don Roberto
Angeli della diocesi di Livorno e don Aldo Mei della diocesi di Lucca, grazie ai quali si è poi allargato lo sguardo a tutti i sacerdoti che "si opposero al male supremo e ai progetti diabolici del nazifascismo a motivo teologico. Posti di fronte all'estremo, scelsero la via dell'opposizione all'odio, alla violenza e alla persecuzione, con l'obiettivo di risparmiare e salvare vite umane". Chi li imita, anche tra i non presbiteri, oggi?