
Meditazioni sul clown
Firenze, 7 settembre 2025 - Prosegue con successo e larga partecipazione di pubblico il viaggio del Festival ‘Non Mollare – Storie differenti’, progetto speciale dell’Estate Fiorentina 2025 promosso dal Comune di Firenze e curato dai Chille de la balanza. Dall’8 al 10 settembre, si susseguiranno tre nuovi appuntamenti tra utopia, resistenza, disobbedienza e libertà di pensiero.
Tutti gli spettacoli, con inizio alle ore 21, si svolgono a San Salvi Città Aperta con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria: tel/whatsapp 335 6270739, mail [email protected]. Si comincia lunedì 8 settembre alle ore 21 con “Meditazioni sul clown”, firmato dal Teatro delle Selve. In scena Franco Acquaviva, autore, regista e interprete di questo spettacolo potente e poetico, accompagnato dalle musiche dal vivo di Stefano Acquaviva.
Un clown spaesato, in fuga da un romanzo, si scontra con il Krapp di Samuel Beckett, le suggestioni dell’Apeirogon di Colum McCann e persino con la luna di Leopardi. Lo spettacolo si interroga sul ruolo dell’artista oggi, sulla solitudine, sull’utopia dell’arte e sulla potenza – spesso inascoltata – del teatro come strumento per comprendere e forse trasformare il mondo. Un’opera stratificata, fatta di lampi ironici e momenti di profondità assoluta, che culmina nell'immagine struggente di un funambolo che cammina per la pace in Palestina.
Il giorno successivo, martedì 9 settembre, è il giorno del Controanniversario di San Salvi: il manicomio fiorentino – non ancora completato - fu infatti inaugurato il 9 settembre del 1890. Da alcuni anni, in questo giorno i Chille propongono iniziative per…ricordare, non festeggiare! Quest’anno, dopo l’incontro-storytelling alle ore 17 con i giovani di “Ti racconto una storia”, alle ore 21 va in scena “Il corpo di Matteotti”, spettacolo di e con Andrea Baldoffei, prodotto da Entròpia Teatro. Liberamente ispirato al libro omonimo di Italo Arturi, lo spettacolo è un atto di memoria civile che restituisce voce e corpo a Giacomo Matteotti, figura emblematica dell’opposizione antifascista. In scena, gli attori – Baldoffei e Matteo Vairo – danno corpo all’assassino, lo squadrista Amleto Poveromo, e alla vittima, Giacomo Matteotti, costretti a condividere uno spazio angusto e soffocante, lacerato da rumori violenti che impediscono di pensare, ma non di sentire l’orrore di ciò che sta per accadere. È il momento della convulsa sepoltura del corpo di Matteotti: ucciderlo è stato facile, nasconderlo sembra impossibile. In questo confronto diretto e crudele, si scontrano storia e ideologia, vittima e carnefice, mentre l’abisso morale si spalanca: l’orrore dell’assassinio politico e la caduta di ogni ideale che nega l’umanità dell’altro.
Nel centenario del foglio clandestino “Non Mollare”, lo spettacolo si inserisce nel cuore del progetto, rendendo visibile quella resistenza che è oggi più che mai urgente. Chiude il trittico, mercoledì 10 settembre alle ore 21, “Hedy Lamarr. Una donna tra genio e bellezza”, produzione Seven Cults con l’intensa interpretazione di Maddalena Emanuela Rizzi, per la regia di Filippo d’Alessio. La storia vera di una donna straordinaria, spesso ridotta alla sua leggendaria bellezza, ma che fu anche scienziata e pioniera del pensiero libero. Da moglie prigioniera in Austria a diva di Hollywood, fino all’invenzione che aprirà la strada al wi-fi: Hedy Lamarr è il simbolo di una femminilità ribelle, brillante, incompresa. Lo spettacolo ne rievoca il percorso con una narrazione intensa e coinvolgente, che si muove tra memoria storica e sguardo intimo, tra il giudizio del mondo e la voce della protagonista che finalmente si racconta da sé.