DAMIANO NIFOSI
Cronaca

Altro storico negozio chiude dopo 50 anni: “Ormai è crisi per le botteghe di vicinato”

Finisce la sua attività Biba Calzature. Il saluto commosso alla città dei titolari Anna Ancillotti e Marco Carpignani. “Siamo ormai prossimi alla pensione. Ringraziamo tutti per il tempo insieme”

Anna Ancillotti e Marco Carpignani con le commesse Daniela Falchi e Cristina Pasqualetti

Anna Ancillotti e Marco Carpignani con le commesse Daniela Falchi e Cristina Pasqualetti

Empoli, 6 settembre 2025 – Dopo 50 anni di attività chiude Biba Calzature, storico negozio del centro empolese in via Fratelli Rosselli. Dietro al bancone, da sempre, i titolari Anna Ancillotti e Marco Carpignani. Quella di Biba è un’attività-simbolo, presente nella routine degli avventori del centro di Empoli dal lontano 1975. Si tratta, infatti, del classico negozio ‘di vicinato’ dove fermarsi a fare compere, come tappa del giro dei negozi: come tutte le belle storie, però, anche su questa sta per calare il sipario. Carpignani racconta la genesi di questa chiusura con un pizzico di emozione. “Cinquanta anni di attività sono davvero tanti – spiega il commerciante –: io e Anna siamo ormai prossimi alla pensione, così come Cristina, la nostra commessa storica. La situazione del commercio, soprattutto per chi ha negozi fisici, sta vivendo un periodo di difficoltà, e abbiamo ritenuto fosse inopportuno continuare a investire verso questa direzione. Anche parlandone con altri colleghi commercianti, o con i rappresentanti, il quadro che mi dipingono è sempre il solito, ossia di forte crisi”.

Il motivo, secondo lui, è da ricercarsi nell’avvento dei negozi online.

“Noi non abbiamo la sezione e-commerce perché mantenerla, assieme anche alle vendite del negozio fisico, implica molte complicazioni che non abbiamo avuto voglia di sobbarcarci – spiega –. Tuttavia, come conseguenza del periodo del Covid, la gente si è abituata a stare in casa e a comprare da remoto, e questo secondo me ha accelerato un processo di crisi che già stava proliferando e che ha affossato la vendita tradizionale. Anche in Empoli si vedono sempre più chiusure tra i negozi del centro: noi forse ne abbiamo risentito meno, per via della nostra clientela affezionata. La nostra posizione, non proprio in centro, ai tempi poteva essere una penalizzazione; invece negli ultimi anni si è trasformato in un punto di forza, perché invece che andare a fare il giro dei negozi, i clienti si fermavano subito da noi”.

La sua idea di cosa significa gestire un negozio, spiega, non combacia con quella moderna: “Negli anni si sono creati rapporti personali tra noi e clienti, e questa è una cosa che sia con l’e-commerce, che in generale con l’avvento dei social, invece sta scomparendo. La nostra è una società che sta perdendo sempre di più i valori dei rapporti umani, e questo si riflette anche sulle abitudini di consumo. Per questo ci teniamo a ringraziare tutti quelli che si sono serviti da noi in questi anni: da quando abbiamo fatto l’annuncio, un sacco di gente è passata a trovarci, molti dei quali dispiaciuti per la chiusura. Dal canto nostro non ce l’aspettavamo e ne siamo rimasti colpiti positivamente. In due giorni e mezzo sono stato costantemente alla cassa, senza mai muovermi, per via dell’affluenza di clienti: per questo li ringraziamo completamente per il cammino che abbiamo fatto insieme”.