YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Violenza sulle donne. Estate da bollino rosso: "Boom di richieste d’aiuto"

Il Centro Lilith stila il bilancio degli ultimi mesi segnati da nuovi casi. La psicologa coordinatrice Albano: "I rischi aumentano con le ferie". .

Una foto simbolo per manifestare contro la violenza sulle donne

Una foto simbolo per manifestare contro la violenza sulle donne

di Ylenia Cecchetti

Diciotto nuovi accessi solo a luglio. Quattordici già nella prima metà di agosto, altri dieci dopo Ferragosto. Una media che parla chiaro: una donna in difficoltà ogni giorno. Una donna che trova il coraggio di alzare la voce, di chiedere aiuto, di rompere il silenzio. È nero il bilancio stilato dal Centro Aiuto Donna Lilith, numeri che confermano come l’emergenza della violenza di genere non conosca pause neppure in estate.

Il telefono del centro antiviolenza delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino resta acceso h24, anche nel pieno delle ferie, e le chiamate continuano ad arrivare. Per molte donne, infatti, agosto non significa vacanza ma isolamento. Se il tempo sospeso dal lavoro e dalla scuola dovrebbe essere occasione di riposo, per chi subisce violenza può trasformarsi in un incubo: più ore in casa, meno possibilità di uscire, meno reti di supporto.

"Negli anni abbiamo registrato un costante aumento delle richieste di aiuto al nostro Centro Antiviolenza – spiega Maya Albano, psicologa e coordinatrice del Centro Lilith –. L’estate, in particolare, rappresenta un periodo delicato, in cui i casi di maltrattamento e violenza rischiano di arrivare a un’escalation". Il 2025 non fa eccezione. E infatti il lavoro non manca: ai nuovi ingressi si sommano le decine di donne già seguite da mesi o anni, che necessitano di continuità e sostegno costante.

"Proprio d’estate – continua Albano – il nostro impegno diventa ancora più intenso: molte vittime di violenza domestica si trovano a passare più tempo a stretto contatto con il proprio aggressore, spesso a causa delle ferie e della maggiore permanenza in casa, e questo può aumentare il rischio di episodi violenti". La risposta del territorio è fatta di ascolto, protezione e accoglienza. Soltanto poche settimane fa è stata inaugurata Casa Edera, la settima casa rifugio gestita dal Centro Lilith: un luogo sicuro, protetto e riservato dove le donne – spesso con i propri figli – possono trovare riparo, sostegno e la possibilità concreta di ricominciare. Con questa apertura, Lilith diventa il centro antiviolenza che gestisce il maggior numero di case rifugio in Toscana, un segnale forte della volontà di dare risposte reali a un’emergenza che non conosce pause. Il fenomeno, d’altra parte, non risparmia nessun territorio.

Secondo i dati regionali, le richieste di aiuto crescono ogni anno e riguardano donne di tutte le età e provenienze sociali. L’esperienza del Centro empolese racconta come la violenza domestica sia un problema strutturale, che non si arresta davanti ai calendari né ai giorni di festa.

ll Centro Lilith – che si trova in via XX Settembre n°17, alle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli – offre supporto psicologico, legale e sociale. Il servizio h24 al numero 0571 725156 e WhatsApp al 335 1019810 oppure via mail [email protected]