Forte dei Marmi, 14 settembre 2025 – C’è anche un testamento ’di cuore’ inserito nel patrimonio del signore della moda. È rappresentato dalla Capannina di Forte dei Marmi, quel luogo speciale per Giorgio Armani, intriso di ricordi: una settimana prima della sua scomparsa il comunicato aziendale dagli inusuali toni intimi ha ufficializzato l’accordo raggiunto dal gruppo per rilevare il locale nato nel 1929. "Un gesto d’affetto" per Re Giorgio, che ha così voluto chiudere il cerchio di un sentimento mai sopito: quello per Sergio Galeotti, il compagno di vita e di lavoro che proprio tra quei tavoli di legno conobbe nel 1966. E adesso che si parla della divisione del patrimonio, dei due testamenti e della spartizione di beni e azioni tra i successori, resta più forte l’interrogativo sul destino della Capannina, ultimo acquisto, ancora da perfezionare. Il closing è previsto infatti tra dicembre e gennaio e a rilevarla sarà la Giorgio Armani spa.

Lavori e investimenti
Nel frattempo si sussurra che a breve quel luogo entrato nel mito, ma bisognoso di un restyling, sarà oggetto di lavori da parte della famiglia Guidi, che lo rilevò nel 1977, calamitando su quel palco nomi della musica internazionale che hanno contribuito a tenere viva la leggenda di un luogo senza tempo. Ancora non è stata presentata la stagione autunnale di appuntamenti e questo fa pensare ancora di più a un possibile stop per sistemare gli ambienti prima di procedere a quel passaggio di mano che è molto atteso in Versilia. Armani infatti da tempo ha diversificato i suoi investimenti puntando anche su food&beverage e hôtellerie con esperienze un po’ in tutto il mondo: basti pensare al successo dell’Armani Caffè, diventato punto di riferimento della Milano da bere.
A chi va la villa di Forte dei Marmi
Ancora non è certo invece a chi andrà la villa di Forte dei Marmi (riconoscibile immobile di colore rosso vivo sul viale Morin, con parco e piscina) comprata più di 40 anni fa e che ha un valore attorno ai 9 milioni. "È stata la mia prima casa per le vacanze – raccontò lo stilista che la acquistò agli esordi – e quindi ha un posto speciale nel mio cuore. L’ho arredata come una piccola capanna sul mare e da allora ho dovuto modificare poco, perché negli anni si è conservata incredibilmente bene. Ho aggiunto qualche comodità come un bagno turco e attrezzi per il fitness. Nel living ho messo dei nuovi divani. Per il resto, tutto è rimasto com’era". In quella villa, Armani trascorse parte del lockdown durante il periodo della pandemia.
Lo yacht da 50 milioni
E c’è un altro gioiello tutto versiliese che fa parte del maxi patrimonio: lo yacht Main (cioè "mamma" in dialetto piacentino) inaugurato nel 2006, un 65 metri da 50 milioni di dollari dei cantieri Codecasa di Viareggio, ormeggiato al Porto Mirabello di La Spezia. È di proprietà de L’Immobiliare srl, come le case dello stilista, la cui maggioranza appartiene alla sorella Rosanna e ai due nipoti del defunto, Silvana Armani e Andrea Camerana. Lo stilista però ha chiesto che l’imbarcazione venga noleggiata per quattro settimane all’anno dal compagno Leo Dell’Orco e per due settimane all’anno dall’amico Michele Morselli.