GUALTIERO STRATA
Cronaca

La Liberazione 81 anni fa. Il giorno della resa dei conti nei documenti desecretati

I ranger inglesi entrarono in città attraversando il Burlamacca insieme ai partigiani. Lo scontro a fuoco con i tedeschi nei pressi del cimitero. Poi il fronte sulla fossa dell’Abate .

I ranger inglesi entrarono in città attraversando il Burlamacca insieme ai partigiani. Lo scontro a fuoco con i tedeschi nei pressi del cimitero. Poi il fronte sulla fossa dell’Abate .

I ranger inglesi entrarono in città attraversando il Burlamacca insieme ai partigiani. Lo scontro a fuoco con i tedeschi nei pressi del cimitero. Poi il fronte sulla fossa dell’Abate .

16 settembre 1944 – 16 settembre 2025. Ottantuno anni dalla Liberazione di Viareggio da parte dei Partigiani e degli Alleati. Le rare fotografie testimoniano cose avvenne quel giorno, così importante per la città, finalmente senza più nazisti e repubblichini scacciati a fucilate dai liberatori. Lo storico Franco Pocci, esperto di quel periodo bellico, sottolinea alcune particolarità.

Professore, cosa si può ancora aggiungere a distanza di più di 80 anni?

"Con la desecretazione di documenti conservati nei Dipartimenti Federali statunitensi che ho verificato personalmente, tipo quelli della Quinta Armata, e la pubblicazione di biografie dei protagonisti dell’epoca, ad esempio del generale Eduard Almond comandante della 92esima divisione Buffalo, è stato possibile capire più precisamente cosa avvenne in quei giorni".

Ci dia qualche dettaglio...

"In sintesi all’alba del 15 settembre i Ranger inglesi della 131° e 258/47° LAA, Light Anti - Aircraft Regiment, Royal Artillery, e della 110° e 240° LAA, assieme ai partigiani della formazione Tigre Canova entrarono a Viareggio attraversando il Burlamacca. I Ranger e la Canova ebbero un duro scontro a fuoco con i tedeschi presso il cimitero di via Marco Polo. Più tardi gli inglesi si attestarono sulla fossa dell’Abate e nel pomeriggio furono rilevati dagli americani del 435° e 434° AAA, American Antiaircraft Artillery. La ricostruzione dei fatti era stata fatta dal professor Giovanni Cipollini di Pietrasanta, confermata con la risposta al foglio 19 del 10 settembre 1944 del prefetto di Lucca in cui si chiede una relazione circa la ormai prossima liberazione di Viareggio, e scritta dal sindaco Corrado Ciompi, nominato dal governatore americano".

E poi cosa avvenne con la manovra Alleata e Partigiana contro i tedeschi?

"Il 16 settembre ci fu l’azione con una pattuglia di dieci partigiani della formazione Garosi al comando del commissario politico Sergio Breschi, che si insediarono a villa Rigutti, ove posero la sede operativa, completando la Liberazione della nostra città. Dell’altra banda partigiana, la Canova, perì Giuseppe Antonini e rimasero feriti Benvenuto Maffei, Franco Poggesi e Giuseppe Castorani. Da quel momento si consolidò l’occupazione della città da parte della Task Force 45 alleata, sotto il comando della U.S. Coast Guard, la Guardia Costiera Statunitense. La TF45 era composta da reparti americani, britannici e brasiliani per un totale di 7.000 unità".

Quali furono i danni a persone e cose causati dalla tragica guerra?

"I viareggini poterono rientrare dal 4 ottobre successivo, però sotto l’incubo dei bombardamenti degli Alleati che miravano alla ferrovia, ai cantieri navali, alle infrastrutture. E con la risposta nazista fatta di cannoneggiamenti da lunga distanza. In questa tragedia si contarono 180 morti, 70 invalidi, 150 feriti, 220 vedove, 164 orfani e 250 deportati. Un disastro umano, a cui si sommarono la distruzione di 870 abitazioni, di 699 case non riparabili e 1286 danneggiate. E inoltre 137 fabbricati di vario genere colpiti, mentre nelle industrie gli operai erano 600 unità, rispetto alle oltre 2000 che vi lavorano prima".

Walter Strata