Quelle bambine ribelli cantate da Margherita Vicario e la Oma

Anfiteatro da tutto esaurito per il concerto spettacolo che ha visto in platea tantissime bambine. Tre bis e l'abbraccio affettuoso del pubblico

Concerto dell'Oma con Margherita Vicario

Concerto dell'Oma con Margherita Vicario

Arezzo 5 agosto 2021 - Non c’erano solo i parenti in platea. No. L’Anfiteatro era tutto esaurito e con un pubblico insolito vista l’ora: tante bambine. Tante piccole fan di un libro diventato best seller mondiale, quelle “Storie della buonanotte per bambine ribelli” scritto dalla valdarnese Elena Favilli e da Francesca Cavallo che racconta di donne che senza volerlo e senza forse nemmeno saperlo hanno fatto cose straordinarie passando alla storia. Storie che l’attrice e cantante Margherita Vicario e l’Orchestra Multietnica Aretina hanno scelto e musicato per creare un  originalissimo e divertente concerto spettacolo. La freschezza di Margherita che duetta con il direttore Enrico Fink e i suoi maestri d’orchestra crea un gioco che funziona, alleggerisce, coinvolge, su misura per famiglie verrebbe da dire, ma che accompagna anche in un giro intorno al mondo dalle Cicladi a Parigi, dall’America all’Argentina, dall’Est all’Ovest, dal Nord al Sud. Un gioco da ragazzi per una orchestra di tutti i colori e che quei colori li conosce tutti. 

“Abbiamo scelto le donne meno conosciute ma che hanno fatto cose grandissime” spiega Margherita. E il viaggio inizia nel Settecento con Laskarina Bouboulina che con la sua flotta di pescherecci trasformata in navi da guerra liberò la penisola ellenica dal giogo turco. Sulle note di Nina Simone ecco l’attivista statunitense Harriet Tubman che salverà centinaia di persone dalla schiavitù e combatterà per il voto alle donne, anche lei schiava che si farà libera.

A sorpresa c’è anche la bisnonna di Margherita in cerca di suo marito nascosto sulle montagne del Piemonte dopo l’8 settembre. La musica di “Bartali” di Paolo Conte annuncia Alfonsina Strada velocissima sulla bici, prima donna a partecipare al Giro d’Italia, esclusa l’anno seguente perché gara riservata agli uomini, ma stabilirà il record di velocità che resterà  insuperato per 26 anni. Eccoci a Parigi con Joséphine Baker  la famosa cantante e ballerina che nella Seconda Guerra Mondiale approfittando del suo fascino diventerà una spia francese e sosterrà la battaglia per i diritti civili dei neri con Martin Luther King.

Le sorelle Mirabal, dette le Mariposas, si opporranno con tutte le loro forze alla dittatura del generale dominicano Trujillo e finiranno assassinate nel 1960. Ce la fa invece Kate Sheppard in Nuova Zelanda  nel 1893 quando consegna al Parlamento una petizione di 32mila firme   raccolte e srotolate su fogli di carta come un tappeto facendo della Nuova Zelanda il primo paese al mondo in cui le donne possono votare. 

E avanti così tra parole, canzoni, balli, battute, "siete a casa vostra" insiste Margherita, con la standing ovation finale dopo tre bis tra cui la fortunata canzone “Abauè” della stessa Vicario cantata con Emad Human, Tena Barua, Paola Scoppa. E l’ultima la storia più bella, che parla di oggi, di Yusra Mardini, nuotatrice, scappata dalle bombe della Siria come profuga, da Beirut alla Turchia, poi la Grecia e il naufragio. Si salva con la sorella nuotando per tre ore e mezzo verso l’isola di Lesbo, percorre la rotta dei Balcani fino a Berlino. Nel 2016 partecipa alle Olimpiadi di Rio e ora è a Tokyo. Per lei, per tutte, il caloroso abbraccio del pubblico aretino.