
L'opera "Tamerici sulla scogliera", esposta in mostra a Saturnia
Grosseto, 3 luglio 2025 - “Guido Spadolini (1889-1944). Un pittore tra paesaggi toscani e affetti familiari”, questo il titolo dell'esposizione che si inaugurerà domani alle 11 nel Polo Culturale Pietro Aldi di Saturnia, promossa in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia. L’iniziativa si inserisce nel programma ufficiale per il centenario della nascita di Giovanni Spadolini (1925-2025) e porta per la prima volta in Maremma un nucleo significativo di dipinti, disegni e acqueforti del maestro fiorentino, padre del noto statista. La rassegna ricostruisce il dialogo costante dell’artista con il paesaggio toscano: colline, filari e marine diventano spazi interiori, restituiti in una luce chiara e pensosa. Lo sguardo critico di Giulia Ballerini ne illumina la modernità: «Nel solco di una Toscana che ha saputo fare dell’arte un linguaggio di permanenza e di rinnovamento, la figura di Guido Spadolini (1889-1944) emerge come quella di un artista schivo e raffinato, capace di leggere in profondità il suo tempo senza mai cedere all’enfasi o all’adesione acritica alle correnti dominanti. Muovendosi con discrezione ma fermezza nel panorama culturale del Novecento italiano, ha sviluppato la sua attività in costante dialogo con le correnti artistiche del proprio tempo, pur mantenendo una personale autonomia espressiva. Nella Firenze del primo Novecento, Guido Spadolini frequenta gli ambienti accademici, ma non si lascia imprigionare da essi: accoglie le suggestioni del postimpressionismo, del divisionismo, in parte delle esperienze novecentiste, declinandole in una cifra stilistica individuale, mai gridata, nutrita di introspezione e misura, nel solco della tradizione post-macchiaiola.»
Accanto al corpus di opere, la mostra fa riemergere il lato familiare dell’artista grazie alla testimonianza di Maria Donata Spadolini: «Giovanni ricorda “lo studio di mio padre Guido, al piano terreno della casa in via Cavour. Era una specie di piccolo tempio autonomo, in cui dominava il torchio dell’incisore, oggi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Per arrivare a quel torchio-sovrano dello studio, bisognava percorrere un lungo salone … tappezzato di libri”. Sono quei libri che fin da bambino Giovanni amava leggere, ma ne aveva anche timore perché suo padre “era molto geloso dei suoi libri”, ma anche orgoglioso di prestarli al figlio.»
Anche la scelta di Saturnia non è casuale. Come sottolinea lo storico Cosimo Ceccuti: «La Fondazione Spadolini Nuova Antologia, che ho l’onore di presiedere, è particolarmente grata ai promotori della mostra dedicata a Saturnia all’opera artistica di Guido Spadolini, nel centenario della nascita del figlio Giovanni. Al di là dei soggetti della pittura del padre, seguace di Giovanni Fattori, che evocavano i macchiaioli, i buoi scheletrici, i paesaggi malinconici, il “Professore” fiorentino come sempre lo abbiamo chiamato noi all’Università aveva vari motivi per amare la Maremma dove si era recato più volte. Primo, la figura e l’opera del “suo” Bettino Ricasoli. Fautore sì, in politica, dell’unità nazionale, più volte capo del governo e ministro, ma anche pioniere dell’agricoltura moderna.»
Il Polo Culturale Pietro Aldi è un complesso elegantemente restaurato che custodisce la collezione permanente del pittore risorgimentale Pietro Aldi, ospita due sale dedicate alle mostre temporanee, una biblioteca specializzata in arte e un’area pensata per i più piccoli, rendendo l’esperienza di visita adatta a studiosi, famiglie e appassionati.
Il progetto è sostenuto da Banca Tema e Tema Vita, realtà da sempre vicine alla valorizzazione del patrimonio culturale locale. L’inaugurazione rappresenta quindi un doppio invito: a riscoprire un protagonista del Novecento italiano ed a lasciarsi guidare attraverso “una Maremma metafisica, solenne e silenziosa”, che parla ancora oggi alla nostra idea di paesaggio e di identità.
Info sugli orari e sulle modalità di accesso alla mostra disponibili su www.poloaldi.it.