Pan de’ mia, Tovaglia a quadri diventa un film

Lo streaming a partire dal 24 agosto per l'evento che da 24 anni si svolgeva ad Anghiari

tovaglia a quadri

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Arezzo, 7 agosto 2020 - Da venticinque anni Tovaglia a Quadri si svolge fra le mura medievali di Anghiari, in provincia di Arezzo, come evento fortemente identitario, una  “cena toscana con una storia da raccontare in quattro portate. Raccontare una storia, ogni anno diversa, seduti uno accanto all’altro ad ascoltare, parlare, ridere, condividere. Quest’anno sarebbe stata la venticinquesima edizione, ma a causa dell’emergenza sanitaria, ogni pubblico spettacolo prevede il distanziamento per motivi sanitari, e vieta la somministrazione di cibo se non secondo protocolli impossibili da attuare in un evento come questo.

Tovaglia a Quadri è da sempre un evento unico, irripetibile. Ogni edizione, ogni replica, ogni singolo quadro ha una sua vita, un suo respiro. Un respiro che abbraccia la piazza del Poggiolino, dove si è sempre svolto l’evento, per diffondersi nell’aria della Valtiberina fino a svanire, diventando eterno nella memoria di chi lo ha vissuto.

Anche in questi tempi di pandemia Tovaglia a Quadri sarà un respiro, unico e passeggero con un vero e proprio film, girato al Poggiolino e nel centro storico di Anghiari, in spazi senza commensali e senza cibo (a norma di legge), mettendo tuttavia al centro della storia un antico forno del pane, protagonista di questo nuovo mondo post-pandemia da esorcizzare. Pan de' Mia non è e non sarà mai "solo" un film. I suoi ciak sono stati esperienze di vita, riscritture di 25 anni di lavoro scrupoloso e attento su una comunità della Toscana 'minore'. Fuori dai circuiti, aspra e crudele, amorevole solo dopo il calar del sole: questa è la nostra Toscana. La forza delle immagini e la chimica del montaggio ci diranno se abbiamo visto giusto quel 17 maggio 2020, quando il  DPCM nell'allegato 9 "Spettacoli dal vivo e cinema", al punto 8 ha recitato quanto segue: "Divieto di consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli" afferma Andrea Merendelli, dramaturg e regista di Tovaglia a Quadri “Non è stato facile spiegare agli spettatori vecchi e nuovi che non potevamo stare a tavola. Che ci eravamo spostati sui tetti per seguire un "positivo" al Covid19, assalito dai luoghi comuni e da crudeltà tipiche della caccia all'untore. Le riprese hanno coinvolto circa un centinaio di persone, ma la mutazione genetica di un evento come Tovaglia a Quadri  è solo provvisoria: coraggio, incoscienza e un po' di cuore, nella speranza che il pubblico si adatti a questa visione.”

 

Dal 24 agosto, sera della “prima” in streaming, un nuovo respiro. Dalle 20,30 - all’ora in cui la luce del tramonto conquista la Piana della Battaglia - questo respiro si diffonderà in percorsi digitali raggiungendo tutti coloro che vorranno viverlo e renderlo eterno nella propria memoria prima che, poco dopo, svanisca per sempre, all’ora in cui le luci del Poggiolino si spengono.