LUCIA BIGOZZI
Cosa Fare

Arezzo e la Fiera Antiquaria, l’assalto dei banchi La città torna a riempirsi

Fine settimana d’oro: gli espositori invadono il Prato, tanti stranieri già qui. Alberghi pieni, le presenze toccano quota 90%. Ristoranti al tour de force. Comitive da Spagna, Francia e Inghilterra. Tra i visitatori anche americani e collezionisti orientali

Al Prato il villaggio dell’Antiquaria: numeri record tra gli espositori

Al Prato il villaggio dell’Antiquaria: numeri record tra gli espositori

Arezzo, 6 settembre 2025 – Il Prato cambia pelle. Arrivano puntuali come un orologio svizzero con il loro bagaglio di storia e di storie. Dai furgoni fanno capolino i protagonisti della regina degli eventi: l’Antiquaria. Che a settembre vale doppio. Primo: perchè sfila coi suoi tesori sul “red carpet” del Prato lasciando alla Giostra il salotto di piazza Grande.

Secondo: da tradizione è una delle fiere più ricche, con antiquari da tutta Italia ed espositori in fila per un posto al sole se i titolari dovessero dare forfait. Un anno fa, a settembre gli espositori erano 236, con l’aggiunta di venti artigiani da Sant’Agostino.

Stesso schema anche per il weekend d’oro della città. Con la sfida dei giostratori al Buratto a infiammare quartieristi e turisti, con in tasca già un biglietto in tribuna, e gli appassionati di oggetti d’epoca a passeggio tra i banchi che disegnano l’anello del parco storico. Un villaggio dove immergersi e scoprire un mondo d’altri tempi, ma sempre molto attuale. La città fa il pienone nel doppio appuntamento settembrino che apre la stagione degli eventi d’autunno, con in testa il Mercato internazionale. E mette in moto il count down verso la Città del Natale che aprirà le sue porte a metà novembre.

Antiquaria e Giostra, un tandem perfetto per una città che si mostra alla ribalta nazionale. E che registra numeri incoraggianti di presenze negli alberghi monitorati dalla Fondazione InTour: i numeri dicono che nella settimana dal 1 al 7 settembre le prenotazioni delle camere fanno registrare un incremento del 3 per cento rispetto al 2024.

Oggi il clou delle presenze: l’occupazione dei posti letto tocca quota 90 per cento. Ristoranti al tour de force, con il solito valzer dei turni per accontentare tutte le richiese. Un effetto diretto e considerevole sull’economia locale legata all’accoglienza, fiore all’occhiello della città. Basta un pomeriggio per trasformare il Prato in un parco delle meraviglie: con gli espositori che fanno a gara per mostrare oggetti rari per un pubblico di appassionati. E così lungo le mura della Fortezza, si possono trovare gli specialisti dei mobili d’epoca, tra poltrone, sofà e tavoli fatti a mano. Non mancano i banchi vintage, anche se la fiera di settembre riesce a tenere dritta la barra della propria identità. Che neppure le camicie hawayane o le mantelle in cachemire riusciaranno mai a scalfire.