
Alla Certosa altra settimana di concerti
Firenze, 15 settembre 2025 – Quattro concerti fuori dal comune in un contesto insolito e ricco di suggestioni: prosegue alla Certosa di Firenze la quarta edizione di FilArmonia, Festival di Musica e Spiritualità ideato da Paolo Cognetti e prodotto dall’Associazione Filharmonie (Orchestra Filarmonica di Firenze), diretta dal Maestro Nima Keshavarzi. Inaugurato la settimana scorsa con i primi tre appuntamenti musicali, il cartellone prosegue con un mix di musicisti affermati e giovani talenti, cifra caratteristica della Filharmonie. Ad accompagnare la rassegna musicale, quest’anno segnata dalle tensioni internazionali, la mostra “Turbamenti e creatività”, selezione di opere conservate da La Nuova Tinaia, realtà incardinata nell’ex ospedale psichiatrico di San Salvi, a cura di Antonio Natali, già direttore degli Uffizi. Tutti i concerti sono gratuiti con prenotazione dal sito www.lafilharmonie.com. Si comincia domani con Dediche (16/09): il duo formato da Alberto Bologni al violino e Giuseppe Bruno al pianoforte celebra i quarant’anni di attività con un concerto dedicato, a sua volta, al cinquantesimo anniversario della scomparsa di Luigi Dallapiccola e al centocinquantesimo anniversario della nascita di Maurice Ravel. Giovedì a sedersi al piano sarà la giovane musicista italo-tedesca Marlene Fuochi, pianista dalla personalità musicale sfaccettata ed eclettica, capace di muoversi con naturalezza tra mondi e repertori diversi, dalla musica popolare a quella colta: in Quadri (18/9) affianca Modest Musorgskij e Robert Schumann, e si fa eco delle riflessioni sulla salute mentale, aprendo un varco poetico tra instabilità interiore e creazione artistica. L’attenzione ai giovani talenti si conferma con la partecipazione del pianista Andrea Riccio: è lui a firmare Presagi (19/09), originale omaggio al celebre compositore francese Erik Satie a 100 anni dalla morte. Nato a Napoli nel 2001, Riccio è una delle più interessanti promesse del pianismo italiano. Celebrato da testate giornalistiche come "vero virtuoso del pianoforte" (La Repubblica), per la “straordinaria lucidità interpretativa" (Konsequenz), per uno "straordinario tratto di originalità, associato ad una musicalità naturalmente raffinata e preziosa nei fraseggi, una qualità e una varietà di suono e di tocco paragonabile solo a quella dei grandi pianisti del passato” (Live Performing & Arts), è sempre alla ricerca di nuovi orizzonti e di nuovi format concertistici. Nonostante la giovane età, è già regolare ospite di alcune tra le maggiori istituzioni musicali e artistiche, tra cui il Teatro San Carlo di Napoli, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, Chigiana Festival di Siena, Kunst.Fest.Währing di Vienna. Il suo repertorio spazia dalla musica antica alle musiche contemporanee, ed è spesso orientato alla scoperta e alla diffusione di nuove idee e nuove estetiche. Nel presentare il suo “non-omaggio” a Satie, Andrea Riccio dichiara: “Un artista non muore mai quando diventa linfa vitale per la creatività. È ciò che unisce Satie a Battiato, a Scelsi, a Bach, a Keith Jarrett, a Monteverdi. Il programma e gli accostamenti si sono palesati senza che scegliessi nulla: ho solo accolto. Particolarità e specialità è la presenza di giovani compositori - già tanto attivi - che hanno scritto appositamente per l’evento lasciandosi ispirare da Satie: questa è un’altra prova di musica viva”. Anche Legami (21/09) guarda al futuro con il giovane cantautore Samuel Mele che mette al centro il tema dell’amore, cercando di restituire profondità e dignità a una parola logorata dall’uso e dallo scetticismo. Con un’estetica che mette insieme armonie sudamericane con il gusto jazzistico, strumenti della tradizione classica occidentale con quelli provenienti dalla sacra turca e persiana, radici tradizionali e pop, Samuel Mele rifiuta di aderire ai cliché e alle etichette. La rassegna si concluderà la prossima settimana con un doppio appuntamento. Improvviso (26/09), dà spazio a voci emergenti del jazz, mostrando come l’arte di domani nasca spesso dall’incontro tra eredità storica e desiderio di esplorazione. Ritratti (28/09), infine, presenta una galleria di autrici e autori italiani che incarnano una nuova generazione capace di immaginare, con coraggio e rigore, mondi musicali ancora inediti.