
La presentazione di 'La nuova città'
Firenze, 12 settembre 2025 - Tre giorni di talk, convegni, workshop, esplorazioni urbane, eventi performativi e mostre tra Fiesole e Firenze, in particolare alle Murate, nel quartiere di Santa Croce e alla stazione Santa Maria Novella: torna il festival 'La nuova città. Abitare il confine' la cui quarta edizione si terrà dal 25 al 27 settembre e che avrà come tema quello del confine. Tra gli obiettivi della rassegna - organizzata dalla Fondazione Michelucci con la collaborazione di Ordine e Fondazione Architetti, del dipartimento di architettura dell'Università di Firenze e di Murate Art District e realizzata col sostegno di Fondazione Cr Firenze e Estate Fiorentina (del Comune di Firenze) - c'è quello di interrogarsi sulle accezioni e sulle implicazioni che il concetto di confine genera nella progettazione di ambienti di vita democratici e plurali della città contemporanea. L'evento di apertura sarà col convegno 'La porta della città: i novant'anni della stazione di Santa Maria Novella', alla Palazzina Reale. Tra gli ospiti dei vari incontri in calendario padre Bernardo Gianni, abate dell'abbazia di San Miniato al Monte, la vicepresidente di Fondazione Cr Firenze Oliva Scaramuzzi, l'assessora regionale al welfare Serena Spinelli, l'architetto Raul Pantaleo, lo scrittore Gianni Biondillo. Da sottolineare anche l'evento a cura della compagnia di Sollicciano e l'inaugurazione della mostra a cura di Monica Sarsini dedicata ai temi del festival. "Questa quarta edizione propone un nuovo appuntamento di riflessione quest'anno sul tema 'Abitare il confine' e ci permette più che mai di unire le riflessioni e le intuizioni di Giovanni Michelucci sulla natura 'variabile' della città con le sfide alla trasformazione urbana che ci impone il mondo contemporaneo - hanno dichiarato la presidente della Fondazione Michelucci Silvia Botti e il direttore Andrea Aleardi -. La concomitanza del 90/o anniversario della stazione di Santa Maria Novella ci ha spinto a proporre una rilettura contemporanea della capacità di Michelucci di superare i confini dell'architettura come era stata intesa fino a quel momento per iniziare una fertile esplorazione di nuovi territori di ricerca e immaginare nuove visioni della città". Secondo Scaramuzzi il "progetto rappresenta un laboratorio prezioso di confronto e partecipazione sui temi cruciali dell'abitare e della trasformazione urbana", per l'assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini il festival "è un appuntamento di grande spessore culturale".