Gli ultimi saranno gli ultimi in prima serata su Teletruria

Lo spettacolo con Gaia Nanni disponibile per tutto il giorno anche sui canali web di Officine della cultura

g.nanni

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Arezzo, 17 maggio 2020 - a domenica 17 maggio nuovo appuntamento con ingresso gratuito nel GuardaRoba di Officine Foyer per assistere allo spettacolo “Gli ultimi saranno ultimi”, irriverente e dissacrante monologo di Massimiliano Bruno. Protagonista a tutto tondo del palcoscenico virtuale di Officine Foyer, il nuovo format di Officine della Cultura in attesa che il sipario torni a svelare la magia del palcoscenico, l’attrice Gaia Nanni, dichiarata il personaggio fiorentino del 2019, alle prese con il capolavoro tragicomico scritto nel 2005 per Paola Cortellesi e andato in scena con successo in teatro e, successivamente, al cinema.

“Gli ultimi saranno ultimi” sarà visibile in streaming, senza costi, nella rilettura firmata dal Teatro Popolare d’Arte con la regia di Gianfranco Pedullà e la presenza del talentuoso musicista Gabriele Doria chiamato a ricomporre con la musica le variegate tessere del puzzle narrativo. Lo spettacolo sarà visibile anche domenica 17 maggio, in prima serata, su Teletruria.

VeTema quanto mai attuale “Gli ultimi saranno ultimi” racconta di un’operaia incinta che si ritrova disoccupata alla vigilia del parto. La donna è disperata e la sua reazione è improvvisa: irrompe sul posto di lavoro e prende in ostaggio la responsabile del suo licenziamento. Una vicenda vissuta tutta in una notte, in cui si incrociano i destini di uomini e donne normalmente distanti tra loro: una fredda dirigente d’azienda piegata alle leggi di mercato, un’ingenua poliziotta di provincia, un transessuale sarcastico e disilluso, una saggia donna delle pulizie fissata con le canzonette e un bambino che sta per nascere… e se decidesse di venire al mondo proprio quella notte?

 

L’ufficio di Officine della Cultura resta chiuso ma ulteriori informazioni sono reperibili cercando Officine della Cultura su Facebook e Youtube, ma anche su Instagram, o scrivendo a segreteria@officinedellacultura.org – www.officinedellacultura.org