
Il direttore Carel den Hertog
Firenze, 12 luglio 2025 - Orchestre giovanili internazionali in concerto in Piazza della Signoria. Lunedì 14 luglio, alle ore 21, la City of Belfast Youth Orchestra, formazione giovanile proveniente dall'Irlanda del Nord, aprirà la triade di concerti della nuova settimana musicale curata dal Festival internazionale delle Orchestre Giovanili. All'ombra del Perseo celliniano e del Ratto delle Sabine del Giambologna, gli oltre 80 giovani musicisti irlandesi saliranno sul palcoscenico della Loggia dei Lanzi, guidati da Paul MacBride. Il concerto si apre con l'esecuzione dell'Ouverture dall'opera Ruslan and Ludmilla, scritta nel 1842 dal compositore russo Michail Ivanovic Glinka, portavoce del Romanticismo nazionale sovietico; dalla Russia alla Francia, con la pianista e compositrice Cécile Louise Stéphanie Chaminade e il suo Concertino per Flauto e orchestra, solista della serata fiorentina Harry Douglas; dai classici alle colonne sonore con John Barry e il suo capolavoro del 1985 Out of Africa. L'orchestra irlandese omaggia l'Italia con l'esecuzione della Sinfonia dal Nabucco verdiano, per poi tornare alla Francia romantica con il capolavoro di Jules Massenet, la Meditation dall'opera Thais. Chiudono la performance nella città gigliata l'Ouverture-Fantasia dall'omonimo dramma shakespeariano Romeo e Giulietta del compositore russo Peter Cajkovskij, composta nel 1869; la Danzón n. 2 del messicano Arturo Márquez, che riflette lo stile e i ritmi delle danze cubano-messicane, commissionato dall'Università nazionale autonoma del Messico ed eseguito per la prima volta nel 1994 e, infine, Satchmo! - A tribute to Louis Amstrong, arrangiato da Ted Ricketts, saluto dixieland al pubblico fiorentino. Protagonista della serata di martedì 15 luglio sarà The Dutch Youth String Orchestra Njso, proveniente dall'Olanda e diretta dal maestro Carel den Hertog. Ascolteremo il Concerto per Archi di Nino Rota, scritto nel 1964-65 per i Musici di Roma, articolato nei quattro movimenti Preludio – Allegro ben moderato, Scherzo – Allegro comodo, Aria – Allegretto quasi Adagio e Finale – Allegrissimo, che richiamano le note atmosfere felliniane, ora malinconiche ora energiche e guizzanti. Dall'Italia a con il Concerto per Archi Op. 17 del compositore ungherese Miklós Rózsa, composto nel 1943, anche lui come Rota, ricordato quale uno dei più famosi compositori di colonne sonore del cinema di Hollywood, allievo di Zoltán Kodály e Béla Bartók, direttore del Duke of York's Theatre di Londra, insignito del Premio Oscar per le musiche di Io ti salverò di Alfred Hitchcock, per quelle di Doppia vita di George Cukor, di Ben Hur diretto da William Wyler , solo per citarne alcuni. Torneremo, poi, all'Italia con l'esecuzione delle Antiche danze ed arie – Suite n. 3 di Ottorino Respighi, scritte nel 1931 per archi, riprendendo danze, arie di corte, siciliane, passacaglie del Rinascimento e del Barocco italiano, di autori quali Ludovico Roncalli e Santino Garsi da Parma, ed europeo, di Jean-Baptiste Besard. Chiude la performance, quale omaggio alla Toscana e al suo capoluogo, il Souvenir de Florence in Re minore Op. 70, del russo Peter Cajkovskij, articolato in quattro movimenti – Allegro con spirito, Adagio cantabile e con modo, Allegretto moderato e Allegro con brio e vivace – nato durante una visita a Firenze e dedicato alla Società di musica da camera di San Pietroburgo, per esser stato nominato suo membro onorario. Chiude la triade concertistica di inizio settimana, mercoledì 16 luglio, la Winterthurer JugendSinfonieOrchester Wiso, formazione giovanile elvetica, guidata dalla bacchetta di Simon Wenger. Il programma si apre con l'esecuzione di diversi brani - I. Introduction, II. Serenade, III. Song, IV. Song (Dance) of Joke, V. Intermezzo e VI. Dance – del compositore armeno Aram Khachaturian, raccolte nella Suite titolata La viuda valenciana, musiche di scena per l'omonima opera teatrale di Lope de Vega, per concludersi con l'esecuzione della Sinfonia n. 1 in Re minore Op. 63 “Tellsinfonie” del compositore svizzero Hans Huber, scritta tra il 1880 e il 1882, ispirata alla leggenda di Guglielmo Tell e articolata nei quattro movimenti Allegro ma non troppo, Adagio ma non troppo, Allegretto e Andante-Allegro con fuoco. Ingresso libero e gratuito. Questa 26esima edizione del Festival è realizzata con il contributo e il patrocinio di Coesione Italia 21-27, dell'Unione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comune di Firenze – Estate Fiorentina 2025, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, il Ministero della Cultura, l'Accademia San Felice London Ltd.