Deiva Marina (La Spezia), 12 luglio 2025 – Ancora uno squalo mako avvistato nel mare italiano, questa volta nelle acque liguri. Ieri notte un esemplare giovane di medie dimensioni, è finito nelle reti di un peschereccio, una lampara, che pescava acciughe lungo le coste liguri.

Da non confondersi con la verdesca, che è uno squalo innocuo per l'uomo, l'esemplare di Mako è raro da avvistare nei mari italiani e secondo gli studiosi è in pericolo di estinzione anche perché è stato a lungo pescato per la sua carne ottima.
L'esemplare preso in Liguria, lungo circa un metro e 20 centimetri, è finito nelle reti del peschereccio Lupa di Sestri Levante (Genova) insieme ad oltre cento casse di acciughe a circa due miglia al largo di Deiva Marina (La Spezia). Questa specie di squalo, che a differenza dei suoi simili ha la pinna sul dorso ossea, può essere pericoloso per l'uomo anche se le sue prede preferite sono acciughe e molluschi oltre che tonni. Lo squalo è stato poi liberato dai pescatori.
Nel mare Tirreno ne era stato avvistato uno nel mese al largo di Marina di Pisa durante una battuta di pesca al tonno. “Mai ci saremmo aspettati di imbatterci in uno squalo mako”, raccontarono Marzio Manfredini e Fabio Posarelli, due amici, pescatori amatoriali. “Eravamo partiti alle otto – spiegò Manfredini – e intorno alle undici ci trovavamo a circa 15 miglia dalla costa, ad una profondità di 100 metri. Avevamo calato quattro canne per pescare i tonni; quando una di queste ha cominciato a muoversi in modo strano ci siamo insospettiti”. Manfredini provò a recuperare la lenza, ma si accorse subito che all’amo si era attaccato proprio uno squalo mako. “Era lungo un metro e venti. Abbiamo iniziato a filmare perché mai ci era capitato di imbatterci in uno squalo simile”. Lo squalo è rimasto attaccato all’amo per un quarto d’ora. 15 minuti che ai due amici sono apparsi interminabili.