CARLO CASINI
Cronaca

Concorso Frantoio il Mandorlo 2025, il migliore olio? Sono 12 i vincitori

Primi in classifica all'ottava edizione del premio in memoria di Lino Lonari, Col di Fiesole e Giulivo Franchini, argento per Mauro e Laura Cai e bronzo per Olio Fico Il Giglio-Podere il Torrino. Quarti Giacomo Sampietro, Podere dei Medici, Podere L’Olivaccio e Villa La Pietra, quinte posizioni a Gruppo via dei Massoni, Chiara Cappugi e Oliveta Sorbi Fabbrucci

Premiati sia produttori professionali che amatoriali: i vincitori con i frantoiani

Premiati sia produttori professionali che amatoriali: i vincitori con i frantoiani

Firenze, 13 luglio 2025 – Sono dodici i premiati al concorso Lino Lonari 2025 per il miglior olio del Frantoio il Mandorlo di via Bolognese a Firenze. Un premio che giunge all’ottava edizione e coinvolge ogni anno più partecipanti tra produttori professionisti e amatoriali; ed è una medaglia d’onore sempre più ambita tra i produttori fiorentini, visti i crescenti riconoscimenti dell’azienda di Trespiano, non solo in terra medicea per le prestigiose classificazioni Enolia ottenute negli anni, ma anche a livello internazionale: Berlino, New York, Atene e Londra giusto per citare quelle degli ultimi due anni. A ogni campione è stata consegnata una scheda di valutazione e un attestato; per i quarti e quinti classificati, inoltre, un bicchierino da degustazione personalizzato, mentre alle posizioni sul podio una targa. Primi classificati, due oli che immediatamente dopo la frangitura hanno subito la filtrazione: Società agricola Col di Fiesole e Giulivo Franchini. “In sette anni, siamo passati da un appezzamento di 900 metri quadrati a 18 ettari con 2300 piante – raccontano da Col di Fiesole – Quello che cerchiamo di fare è non solo ottenere la massima qualità, ma anche mantenere il paesaggio”. “Non ho parole – commenta incredula la referente di Giulivo Franchini – Abbiamo un oliveta alla Lastra di circa 300 piante intorno a casa, sono gli ulivi di famiglia; ma dobbiamo ringraziare molto anche i ragazzi gambiani che ci aiutano, senza di loro non avremmo ottenuto questi risultati”. Seconda classificata, Oliveta Mauro e Laura Cai. “Per noi è un hobby, ma che speriamo possa contribuire a preservare il territorio – affermano – Tutta la campagna ormai è abbandonata e i terreni incolti danneggiano tutti, favoriscono il rischio di incendi”. Terzi classificati, Olio Fico-Firenze collettivo e Azienda agricola Il Giglio-Podere il Torrino. “Organizziamo raccolte collettive nei parchi e ulivete pubbliche di Firenze – si presentano da Fico – È il primo anno del progetto e quest' anno abbiamo raccolto al Lumen e alla Fattoria dei Ragazzi, il prossimo saremo a Villa di Rusciano e Area Pettini”. Quarti classificati, Giacomo Sampietro, Podere dei Medici di Alessio Bulli, Podere L’Olivaccio di Claudio Pucci e Villa La Pietra. “Ho un’uliveta sulla collina di Careggi, comprata nel 2015, circa 200 piante: era abbandonata, ma mi ci sono dedicato con passione e ora sto raccogliendo i frutti dell’impegno”, racconta Giacomo Sampietro.

“Il nostro olio nasce a Fiesole da una passione condivisa tra un padre e un figlio, 4 ettari 400 piante”, dicono dal Podere dei Medici

Quinti classificati sono arrivati Gruppo via dei Massoni, Chiara Cappugi e Oliveta Sorbi Fabbrucci. “Siamo sei amici, quasi tutti pensionati, che preso un'oliveta 15 anni fa: era un mezzo bosco e abbiamo subito anche un incendio che ci ha portato via 200 piante, ma non ci siamo persi d’animo – commenta il Gruppo via dei Massoni –. Perciò riconoscimenti come questi sono soddisfazioni” “Per noi è la prima esperienza in assoluto: abbiamo acquistato un'oliveta di appena mezzo ettaro, 120 piante, qui a Trespiano – racconta Chiara Cappugi –Siamo perciò increduli ed emozionati di questo premio” “È una manifestazione nata in memoria di mio suocero Lino Lonari, fondatore di questa azienda e ci insegnato tanto – racconta l’amministratore delegato Luciano Ronca –. Cerchiamo di portare avanti nel modo migliore la passione che ci trasmesso”. “Quest’anno abbiamo avuto in gara 48 sfidanti, di cui oltre 10 premiati con diversi ex aequo, perché erano tanti gli oli meritevoli e non era facile scegliere”, spiega Lonari, che insieme al figlio Daniele, nuova generazione che si affaccia alla guida del frantoio, è anche un assaggiatore professionale iscritto all’albo. Ma specifica Luciano, per garantire la massima imparzialità, nella selezione ci si è rivolti a un assaggiatore terzo. Durante la premiazione, guidata da Daniele Ronca, è stato dibattuto anche il problema della mosca olearia, endemica in Toscana dal 2014, e delle strategie per combatterla tra cui le ormai rodate trappole ad esca proteica e feromoni. È stata inoltre presentata l'associazione Rinasciamo 4.0, cui Il Mandorlo è sostenitore, che si occupa di accompagnare le persone fragili a un contatto diretto con la natura. “Stiamo accompagnando gli anziani di Montedomini in varie attività legate a un’uliveta che il Comune ci ha dato in gestione a Pian di San Bartolo – spiega Costanza, referente dell’associazione – Per noi è stato un onore ottenere questo terreno, ma nessuno di noi sapeva inizialmente molto, venivamo di background diversi. Grazie al frantoio Il Mandorlo abbiamo a poco a poco imparato, ci sta aiutando moltissimo. In futuro c'è l'intenzione di portare alle stesse attività ragazzi fragili e donne vittime di violenza”. Sono stati dati infine dei riconoscimenti ad Alberto Ferroni, Alberto Matteoni e Franco Fabbri, preziose figure tecniche nel frantoio, per ringraziarli del supporto ricevuto. Carlo Casini