
Hanno scalato la facciata della basilica e raggiunto il crocifisso. L’Opera fa denuncia, transennato il sagrato, verifiche sulle telecamere. Ma non viene escluso che il filmato possa essere ’artificiale’.
di Stefano Brogioni
FIRENZE
Un video diventato virale a suon di inoltra e di condivisioni, mostra due soggetti che “scalano“ la facciata della basilica di Santa Croce fino a raggiungere addirittura la croce sulla sommità.
Immediato sdegno per lo sfregio a un monumento e preoccupazione per i rischi di certi gesti; ma, in tempi di intelligenza artificiale anche prudenza sulla genuinità del filmato.
C’è comunque una denuncia ai carabinieri da parte dell’Opera di Santa Croce, che ha bollato il gesto come "grave e irresponsabile, di estrema pericolosità per chi l’ha compiuto e per la salvaguardia del patrimonio artistico". Ansia per eventuali danni fatti dagli “scalatori“, che saranno subito verificati.
Intanto è stato transennato il piano del sagrato della basilica, con esclusione delle porte laterali, in quanto uscite di sicurezza. La decisione è stata adottata in via precauzionale dall’Opera e in vista dei controlli che cominceranno domani mattina, salendo in quota con mezzi meccanici, per verificare se l’arrampicata possa aver causato danni. In caso affermativo sarà ampliata la denuncia.
Le immagini, che non hanno una data, pubblicate sul profilo Instagram di “Welcome to Favelas”, mostrano due individui intenti ad arrampicarsi sulla facciata della Basilica. Uno dei due è stato ripreso mentre si posiziona dietro le statue degli angeli poste sulla sommità del fronte della chiesa; l’altro ha addirittura raggiunto la croce che sovrasta le sculture.
L’episodio riapre il dibattito sulla sicurezza dei beni culturali e sulla necessità di monitorare in modo più efficace gli accessi e le aree sensibili dei monumenti storici, spesso presi di mira per gesti dimostrativi o pericolose bravate in cerca di visibilità sui social. La Basilica di Santa Croce è uno dei simboli più celebri di Firenze, patrimonio storico e artistico di inestimabile valore.
L’atto compiuto dai due scalatori rischia di avere non solo conseguenze legali, ma anche implicazioni molto serie per la conservazione del monumento. Le forze dell’ordine stanno ora visionando il video e raccogliendo elementi utili all’identificazione dei responsabili. Va detto che, da una prima visione degli impianti di sorveglianza, non si nota traccia, almeno nelle ultime ore, del passaggio dei due soggetti.
Ma bisogna considerare che, con la complicità dei social, scattano vere e proprie gare di bravate e ognuno cerca di guadagnare visibilità con gesti eclatanti, ma anche vietati e, soprattutto, pericolosi.
Nel luglio dell’anno scorso, un giovane postò sul suo profilo Instagram un video che lo ritraeva dentro la Cupola del Duomo, raggiunta abusivamente da passaggi interni e poi camminare all’esterno della Cattedrale, a decine di metri di altezza.
Nel 2021, un giovane salì, probabilmente alticcio, sulla statua del Dante che guarda la piazza. Sulla veridicità di quelle immagini non ci sono mai stati dubbi, tanto che divennero il simbolo della malamovida che attanaglia il quartiere.