
La sindaca Funaro: "Grazie, non abbiamo mai smesso di lavorare". Soddisfazione dal club viola. Martedì incontro tra società, Figc e prima cittadina. Ora è gara ai finanziamenti per il 2032.
"Un risultato importante per Firenze. Non ho mai smesso di dialogare col governo e con i ministri, che voglio ringraziare per il percorso fatto e per l’attenzione". La notizia, anticipata da La Nazione, dei 55 milioni in arrivo da Roma per le periferie fiorentine che Palazzo Vecchio stornerà sul Franchi ha strappato forte ottimismo alla sindaca Sara Funaro che, da giorni, attendeva il via libera. La prima cittadina dopo il grazie di rito ci tiene anche a sottolineare il delicatissimo lavoro di tessitura fatto negli ultimi 12 mesi col governo e la stessa Fiorentina. "L’arrivo dei 55 milioni – commenta – permette di liberare risorse da destinare alla riqualificazione dello stadio per la quale continua la collaborazione e il dialogo con la Fiorentina, con l’interesse comune di avere uno stadio moderno per Firenze, la Fiorentina e i tifosi. Tra l’altro – aggiunge – martedì ci incontreremo a Palazzo Vecchio con l’Uefa, la Figc e la Fiorentina per parlare della candidatura di Firenze agli Europei 2032". Soddisfazione è trapelata ieri anche dal club viola che, in questi mesi sta mantenendo costanti rapporti con il Comune nell’attesa di avere in mano il cronoprogramma definitivo del primo lotto dei lavori.
Fiorentina e sindaca si incontreranno di nuovo martedì in un appuntamento che potrebbe essere cruciale per il destino del Franchi. Se infatti la corsa ai fondi che il governo metterà sul piatto per Euro 2032 fosse una gara sui 100 metri piani, Firenze partirebbe già con una trentina di metri di vantaggio. A meno che le scarpe non si slaccino durante lo sprint. È con questo buon auspicio che Funaro e i vertici viola vedranno il gruppo di lavoro della Figc, in tour da lunedì fino al 31 luglio per incontrare sindaci e proprietari di club delle 11 città in lizza per ospitare le partite di Euro 2032. Delle 11 candidate ne resteranno soltanto cinque. Per tre (Roma, Milano e Torino) l’affare sembra già fatto e adesso Firenze e il Franchi si contendono uno dei due posti ancora liberi con colossi come Napoli o anche impianti come quelli di Palermo, Cagliari, Verona, Bari, Genova e Bolgona. La decisione dovrà arrivare entro ottobre 2026. Condizione indispensabile per essere scelti: presentare i migliori progetti infrastrutturali tra quelli già approvati, finanziati e cantierabili entro marzo 2027.
In ballo ci sono i fondi di quello che il decreto Sport (una volta terminato l’iter di conversione) ha istituito come forziere dello Stato per gli stadi: il Fondo Italiano per lo Sport dentro al quale dovrebbe arrivare l’iniezione di parte del mezzo miliardo disponibile anche per contributi a fondo perduto. Da trasferire poi sugli stadi in lizza per gli Europei. E il Franchi qui, col primo lotto terminato entro dicembre 2026, i nuovi fondi che arriveranno grazie allo storno dei 55 milioni dei Pui è, sulla carta, in vantaggio (per ora) rispetto a rivali come il Maradona di Napoli o il Dall’Ara di Bologna.
Ma il Decreto Sport apre anche un’altra partita, quella del super commissario. La norma, rintrodotta grazie a un emendamento del deputato di FdI, Fabio Roscani, prevede che al commissario siano attribuiti i poteri ad hoc per realizzare programmi di investimento di interesse strategico nazionale (in questo caso gli stadi). Il suo compito: accelerare le procedure, disincagliare i finanziamenti bloccati e azzerare la burocrazia. Con la possibilità di nominare come sub-commissario il sindaco della città interessata dal progetto. Toccherà anche alla sindaca Sara Funaro? Ancora è presto per dirlo. Anche perché, da Roma, come anticipato da Il Mattino, sarebbe già stata espressa una preferenza per la nomina del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a sub commissario per ammodernare lo stadio Maradona. Resta il fatto che, rispetto a tutte le altre città in lizza, al momento Firenze resta in testa nello svolgimento dei lavori. Proprio su questo fronte, la conferenza dei servizi convocata a marzo per esaminare la proposta di variante al progetto definitivo di restyling, ha dato parere positivo. Il prossimo passo sarà il progetto esecutivo per la variante e, di conseguenza, l’atteso e definitivo cronoprogramma del primo lotto di lavori.
Claudio Capanni