
In centro circolano molti. veicoli elettrici turistici
I conducenti di caddy, golf car e risciò "sono i nuovi rider". Secondo la Cgil di Firenze il settore delle golf car e affini, da un punto di vista prettamente lavorativo, ha mostrato fin da subito numerosi elementi problematici: dal lavoro nero a quello grigio, dalle finte collaborazioni alle Partite Iva che mascherano rapporti di lavoro dipendenti. "In città il turismo è un fenomeno in continua crescita ma si porta dietro un lavoro non del tutto regolare" afferma Ilaria Lani della segreteria Cgil Firenze. "Abbiamo ricevuto le prime segnalazioni di alcuni lavoratori del settore – continua – che ci hanno consentito di osservare queste nuove professioni. E non mancano le situazioni borderline o irregolari". Secondo i primissimi riscontri del sindacato, ci sono casi di ’lavoro grigio’, ovvero "contratti di lavoro dipendente dove però le effettive ore lavorate sono molte di più di quelle previste" spiega la sindacalista. Altro caso: il lavoro nero, "dove manca proprio il contratto" aggiunge. In città, poi, si registrano casi di "finto lavoro autonomo, ovvero finte partite Iva con lavoro pagato a cottimo o a provvigione" denuncia Lani.
Se il mondo dei rider e delle app che gestiscono il food delivery sono una realtà più grande, dal punto di vista dei numeri, rispetto a quella delle ’macchinine’ turistiche, alcune problematiche sono simili. "All’inizio tutto il settore delle consegne a domicilio non aveva regole, proprio perché era una novità. E così oggi il mondo veicoli elettrici turistici. Se per i rider il cottimo è legato alla consegna, i conducenti, in certi casi, si devono anche procacciare i clienti" continua Lani.
In questa giungla, la Cgil accoglie con favore il regolamento a cui sta lavorando il Comune. "E prima dell’approvazione definitiva in Consiglio comunale sia previsto un passaggio con le organizzazioni sindacali in modo da poter avanzare eventuali modifiche migliorative" ricorda il sindacato. "Intorno al turismo stanno nascendo nuove attività e servizi che al momento producono lavoro povero. Quindi è necessario dare una regolamentazione per creare lavoro buono" conclude Lani.
Barbara Berti